"Nessun ricatto o estorsione",
"nessun capo". Massimo Leopizzi, uno dei leader della tifoseria
genoana e principale imputato nel processo agli ultrà del Genova
accusati di avere estorto al club soldi in cambio della
cosiddetta 'pace del tifo', respinge le accuse. All'udienza di
oggi, l'ultima della fase istruttoria, Leopizzi ha reso
spontanee dichiarazioni "anche se avrei voluto farmi
interrogare".
Il capo della tifoseria ha parlato per oltre due ore ma in
più di una occasione ha fatto irritare i giudici che gli hanno
ricordato come lui, secondo il codice, "può dire quello che
vuole, ma prima che le crediamo ce ne passa. Abbiamo studiato le
carte e abbiamo il suo certificato penale". Leopizzi, infatti,
ha iniziato le sue dichiarazioni dicendo di non avere precedenti
penali (ma in realtà ha diverse condanne definitive). Ha poi
proseguito ricordando l'episodio della registrazione segreta del
2005 fatta a Preziosi. Secondo l'ex presidente del Genoa sarebbe
servita a ricattarlo, secondo il capo ultrà "era solo per fargli
dire pubblicamente che voleva vendere la squadra visto che c'era
un imprenditore interessato ma che avrebbe comprato solo se lui
avesse detto pubblicamente che vendeva". Ha ribadito "di non
essere un capo, di non avere imposto niente a nessuno" perché
all'interno della tifoseria "le cose si decidono in maniera più
democratica che a Montecitorio". Per quanto riguarda le presunte
estorsioni, Leopizzi ha detto "che non c'era nessuna
triangolazione di società. Se avessi voluto fare una estorsione
andavo da solo, chiedevo 100 biglietti ogni domenica e me li
rivendevo. Fate i calcoli quanto ci avrei guadagnato". Ha negato
di essere socio occulto della Sicurart ma di avere interessi
solo perché la sua compagna di allora era la titolare. Ha poi
negato contestazioni violente, ma anzi di essere stato sempre
chiamato "in caso di partite critiche per evitare problemi con
le tifoserie". Al massimo contestazioni "sberleffo", come quella
che avrebbe voluto fare con il drone che calava davanti al
patron con lo striscione "Preziosi Vattene". "Sarebbe stata una
figata pazzesca. E' stata .la mia grande incompiuta".
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