Hanno indossato le magliette nere
con il logo che, da oltre sessant'anni, rappresenta l'eccellenza
genovese nel mondo della subacquea, ed esposto uno striscione
con scritto: "giù le mani da Technisub, dal 1962 Made in Italy":
sono i 45 lavoratori dello stabilimento genovese che hanno dato
vita a un presidio, davanti a Confindustria per dire no alla
chiusura dello storico stabilimento. Nei giorni scorsi, infatti,
l'azienda, con un video messaggio, ha annunciato la volontà di
spostare la produzione in Gran Bretagna. "Questa decisione è
inaccettabile - spiega Luca Marenco di Fiom Cgil - questa è
un'eccellenza del territorio genovese, sono sessant'anni che
producono attrezzature per articoli sportivi, un'azienda che è
sempre stata un'eccellenza, un gioiello, e non possiamo
accettare che questo marchio venga portato via da Genova. Per
noi ad oggi la discussione è solo che la Techninsub deve vivere,
non ci interessa chi potrebbe essere il padrone, non ci
interessa quali potrebbero essere le produzioni, ma la
Techninsub deve rimanere qui". Oggi, quindi, l'incontro in
Confindustria Genova con l'azienda. "Da Confindustria e dalle
istituzioni ci aspettiamo una mano per bloccare questo
trasferimento - aggiunge Luigi Pinasco, segretario di Uilm -
perché questi lavoratori hanno una dignità. Genova ha già
pagato, e non possiamo perdere un altro marchio storico".
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