"Il depuratore di Chiavari fa parte
del lungo elenco di scelte insensate, giurassiche rispetto a
obiettivi e necessità dei territori liguri. Ho la profonda
sensazione che la politica in Liguria abbia fatto un passo
indietro rispetto agli interessi di società che gestiscono
servizi pubblici importanti in una regione che ha grandi
criticità dal punto di vista idrogeologico e ambientale. Lunedì
a Bruxelles approveremo in Commissione ambiente e salute
pubblica, di cui faccio parte, il testo definitivo della nuova
direttiva delle acque reflue che poi verrà votato nella prossima
plenaria. Tra le novità importanti ci sono l'autonomia sotto il
profilo energetico degli impianti di depurazione e il riutilizzo
delle acque depurate a fini civili e industriali per far fronte
ai periodi di siccità. In entrambi i casi, ci sembra che
l'impianto in Colmata non rispetti le regole che presto saranno
in vigore". Lo ha denunciato Maria Angela Danzi,
europarlamentare del Movimento 5 Stelle, stamane all'incontro
pubblico promosso dal Comitato cittadino No Depuratore in
Colmata, al Teatro Charitas di Chiavari.
"Come Movimento 5 Stelle ho chiesto al Parlamento europeo di
inserire una disciplina transitoria che preveda la sospensione
dei progetti in itinere per un adeguamento prima dell'inizio dei
lavori. Chiedo a tutte le forze politiche progressiste in Europa
di presentare tutti insieme un emendamento in questo senso che
permetterebbe di non sprecare soldi e di tutelare la salute dei
cittadini" ha aggiunto Danzì.
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