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Pd, record Toti-Peracchini, prima pietra Saliceti dura 3 giorni

Pd, record Toti-Peracchini, prima pietra Saliceti dura 3 giorni

Natale, Anac salva Iren da un bagno di sangue

LA SPEZIA, 06 marzo 2024, 14:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Toti e Peracchini rischiano di battere il record per la posa della prima pietra meno duratura della storia. Tre giorni è durata la messinscena dell'avvio del cantiere per il biodigestore di Saliceti, una manfrina che ci avrebbero potuto risparmiare. L'arroganza non paga e chi ha esperienza dovrebbe saperlo. Scagliarsi contro chi diceva che sarebbe stato più opportuno attendere la decisione di Anac si sta tramutando in un boomerang con pesanti ricadute sulle tasche dei cittadini". Lo ha detto Davide Natale, segretario del Pd ligure, dopo la delibera con cui Anac (autorità anticorruzione) boccia la variazione del contratto di servizio operato dalla Provincia della Spezia e da Regione Liguria.
    "Non si rileva la ricorrenza dei presupposti di legge, per la modifica del contratto senza il previo espletamento di una nuova procedura di evidenza pubblica, non sussistendo l'asserita condizione di imprevedibilità della variante", scrive l'autorità.
    "Non più tardi di qualche giorno fa avevo provato a suggerire prudenza a Toti, Giampedrone e Peracchini, che evitassero l'inutile passerella dell'ennesima prima pietra - continua Natale -. E' una questione che vale per tutta la Liguria dove si affastellano proposte e idee completamente scollegate da una necessaria pianificazione, dalle reali esigenze dei territori e dalla valutazione sulla sostenibilità economico-finanziaria.
    Tutto questo, assieme alla mancata partecipazione delle comunità, più volte denunciata, sta deteriorando in maniera devastante la fiducia nelle istituzioni". "Lo stop di Anac salva Iren da un bagno di sangue finanziario - analizza Natale -.
    L'impianto che sarebbe stato realizzato, sovrastimato rispetto alle necessità, avrebbe operato a scarto ridotto senza poter lavorare la quantità di rifiuto necessaria a coprire la capacità realizzata. Per Toti e Peracchini ovviamente tutto questo non rappresentava un problema, visto che per questa mancanza avrebbero pagato i cittadini e la società". "Al danno fatto non c'è ormai ristoro, né al tempo perso e al denaro investito - conclude Natale -. Ma quantomeno un briciolo di chiarezza è quanto la giunta Toti deve ai cittadini spezzini e liguri.
    Presenterò un'interrogazione".
   

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