Nuovo passo avanti per la
realizzazione del secondo forno crematorio nel cimitero di
Staglieno a Genova. Sull'albo pretorio del Comune è stata
pubblicata la documentazione relativa all'approvazione del
progetto definitivo nell'ambito della concessione in project
financing affidata a un raggruppamento di imprese (Tempio
crematorio di Genova srl) con capofila la lombarda Crezza. Il
progetto da oltre 7 milioni di euro, che sarà realizzato
interamente a spese del privato, riguarda la costruzione
nell'ambito del perimetro cimiteriale di Staglieno (campi 56 e
57) di un nuovo fabbricato monopiano articolato in due settori
di cui uno accessibile ai visitatori (ospitante, in particolare
le sale per il commiato, oltre a uffici e servizi) e uno
riservato agli operatori in cui trovano collocazione tre linee
di cremazione e i locali accessori (locali refrigerati, celle
frigorifere, servizi, spogliatoi). "L'intervento si completa con
le sistemazioni esterne, che mantengono la fruizione dei
colombari esistenti, posti a contorno dell'area", si legge nel
documento. Nelle stesse ore la notizia di un ricorso contro
l'impianto depositato al Tar da Legambiente e tre comitati (via
Vecchia, Banchelle e Parco delle mura) convinti che un secondo
forno crematorio sarà una servitù non necessaria visto che
l'impianto esistente di Socrem gestisce tutte le richieste. I
comitati e gli ambientalisti temono che un secondo forno
aumenterà gli arrivi di salme anche da fuori regione. Nel
ricorso, a cui presto potrebbe aderire anche Italia Nostra, si
chiede l'annullamento delle autorizzazioni da parte del Comune
ma è stato presentato contro tutti i soggetti che hanno
partecipato alla conferenza dei servizi. Si evidenziano anche
numerose criticità sul profilo geologico per via della
collocazione del fabbricato sotto un versante potenzialmente a
rischio.
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