"I bacini (ovvero il territorio che
convoglia l'acqua dentro il rio o torrente, ndr) hanno assorbito
senza particolari sofferenze l'ingente massa d'acqua caduta, ben
290 milioni di metri cubi d'acqua in due giorni (53mila metri
cubi a chilometro quadrato) , oltre dieci volte l'invaso del
Brugneto". Lo si legge sull'analisi effettuata da Arpal al
termine dell'allerta gialla in Liguria. "Eppure - prosegue la
nota -, solo il Neva a Cisano e la Bormida a Piana Crixia hanno
quasi raggiunto o superato di poco il primo livello di guardia.
Tutti gli altri torrenti hanno mostrato innalzamenti, ma
assolutamente "benefici" e preziosi a ricaricare le falde,
provate dal precedente triennio siccitoso".
Gli episodi di criticità al suolo che si sono verificati,
scrive Arpal "sono stati relativi a smottamenti localizzati,
senza considerare l'allagamento delle sedi stradali, inevitabile
visti i quantitativi di acqua in gioco. Uno scenario ben
inquadrato dall'allerta gialla, che copre un'ampia gamma di
possibilità - conclude Arpal -: non vuol dire 'forse piove',
come era stato ironicamente dedotto negli anni scorsi ma 'si
possono verificare criticità al suolo localizzate, collegate
alle precipitazioni in corso'".
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