Ha superato i 300 mila euro in
un anno la raccolta fondi dell'associazione 'Sofia nel cuore'
fondata da Sofia Sacchitelli, la 23enne studentessa di medicina
all'Università di Genova, che pochi mesi prima di morire a causa
di un raro tumore al cuore la fondò con l'obiettivo di portare
avanti un progetto di ricerca scientifica contro le malattie
rare.
La raccolta fondi è stata destinata in gran parte all'Italian
Sarcoma Group a favore della ricerca sull'angiosarcoma cardiaco,
la rara malattia che ha messo fine alla vita della studentessa
genovese. A un anno esatto dalla nascita dell'associazione sono
stati presentati a Palazzo Tursi gli obiettivi raggiunti e le
prospettive future.
"Oggi il sogno di Sofia è più vicino a diventare realtà,
grazie al supporto di tante persone - commenta Ilaria
Sacchitelli, sorella di Sofia e presidente dell'associazione - È
per noi motivo di profonda gioia essere riusciti a finanziare un
importante progetto di ricerca dell'Italian Sarcoma Group che,
nel giro di pochi anni, ci consentirà di comprendere meglio
questa malattia rara, la cui incidenza è di due casi su un
milione di persone e la cui prognosi è ad oggi infausta".
Ha preso il via a dicembre uno studio osservazionale
prospettico sugli angiosarcomi primitivi localizzati. È stato
inoltre acquistato e donato al policlinico San Martino di
Genova, sede dell'Università che Sofia frequentava, un
elettromiografo di ultima generazione, per lo studio
approfondito della funzionalità muscolare e neurologica.
L'attività di raccolta fondi dell'Associazione Sofia nel Cuore
proseguirà senza sosta anche nel 2024, a partire dal grande
concerto Made in Genova che si terrà il giorno 11 maggio presso
il Teatro della Corte.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA