Presidi in tutta la Liguria sotto le rispettive prefetture da parte di Cgil e Uil contro le morti sul lavoro. A Genova oltre 200 persone si trovano sotto la prefettura di Genova, piccoli gruppi anche a Savona e alla Spezia dove si chiede un 'protocollo provinciale' sulla sicurezza, in vista dei grandi appalti che interesseranno il territorio della provincia della Spezia nei prossimi anni, dal nuovo ospedale agli investimenti in ambito portuale.
Morti sul lavoro, Cgil e Uil Liguria "necessario cambio passo"
Presidio davanti alla prefettura di Genova questo pomeriggio contestuale allo sciopero dei metalmeccanici e edili indetto da Cgil e Uil per chiedere sicurezza sul lavoro. Alla manifestazione partecipano lavoratori di ogni settore. "Il tragico epilogo di quanto accaduto a Firenze con la morte di cinque operai nel cantiere per la costruzione di un supermercato Esselunga, non è accettabile e impone un cambio di passo da parte di politica, istituzioni e imprese - si legge nella nota congiunta di Uil Liguria e Cgil Genova e Liguria -. I dati su infortuni, morti e malattie professionali parlano chiaro anche in Liguria. Sono state 19.248 le denunce di infortunio sul lavoro in Liguria nel 2023, 52 al giorno". I dati Inail, elaborati dall'ufficio economico Cgil, indicano come la maggioranza degli infortuni è avvenuta a Genova che con 10.523 denunce rappresenta il 54,7% del totale. Segue Savona: 3.594 (18,7%), La Spezia con 2.820 denunce (14,7%), Imperia 2.311 (12,0%). Le vittime di infortunio sul lavoro sono prevalentemente lavoratori tra i 55 e i 59 anni, ma il maggior incremento rispetto all'anno precedente (+32%), si è verificato tra gli over 75 anni. Gli infortuni mortali sono stati 22, 6 a Genova, una media di 1 morto sul lavoro ogni 16 giorni. In forte aumento le malattie professionali che si attestano a 1.433 denunce, soprattutto per le donne (+52%) e in provincia della Spezia (+66). Uil Liguria e Cgil Genova e Liguria chiedono alla politica di "passare dalle parole alle azioni concrete a tutela della salute e della sicurezza in ogni luogo di lavoro". Per Uil e Cgil "è perfettamente inutile parlare di cordoglio: è il momento che il Governo, le imprese e le loro associazioni di rappresentanza si assumano le loro responsabilità". Gli infortuni sul lavoro sono figli di "massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di controlli, precarietà del lavoro e sono conseguenze di scelte, non sono una fatalità. Qualcuno ha deciso di fare cassa togliendo le risorse per gli ispettori del lavoro e la medicina per la prevenzione sul territorio, deregolamentando la catena degli appalti fino al punto che non si riesce a capire quali e quante ditte siano presenti in un cantiere". Uil e Cgil vogliono che siano affidate "tutte le agibilità necessarie per gli Rls, rlst, delegati di sito alla sicurezza. Occorre il ripristino della parità di trattamento negli appalti e la responsabilità dell'impresa committente". Uil Liguria e Cgil Genova e Liguria hanno chiesto al prefetto Cinzia Torraco, di "sollecitare il Governo a trovare soluzioni concrete a partire dalla modifica della normativa sugli appalti che in queste tragedie dimostra tutta la sua inadeguatezza e pericolosità, l'applicazione corretta dei contratti che garantisce anche legalità e il ricorso alla formazione continua affinché i lavoratori abbiano tutti gli strumenti per tutelare la loro incolumità". "Questi sono i cambiamenti necessari, altrimenti i richiami alla cultura della sicurezza restano frasi vuote - chiudono Uil Liguria e Cgil Genova e Liguria - Vogliamo luoghi di lavoro sicuri senza il ricatto della perdita del lavoro e dei bassi salari. A partire dai cantieri". Presidi sotto le rispettive prefetture sono in corso anche alla Spezia e a Savona.
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