Tappa genovese alla stazione
ferroviaria di Principe, binario 11, per il 'Treno del Ricordo
2024', il progetto promosso dal Ministro per lo Sport e i
Giovani, Andrea Abodi, in occasione del Giorno del ricordo delle
vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.
Ad accogliere il treno storico, appositamente allestito con
una mostra multimediale e l'esposizione delle masserizie degli
esuli, la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli
accompagnata dalle autorità locali.
"Le tappe del treno della memoria in qualche modo ci
permettono di coltivare un ricordo importante di una storia
troppo spesso poco raccontata - commenta la ministra Locatelli
-. È importante trasmettere quel percorso doloroso e straziante
che, tra il '43 e il '45, ha vissuto il nostro Paese e credo
che, insieme alle tappe del treno i giovani, i ragazzi, gli
studenti potranno in qualche modo scoprire una parte sicuramente
drammatica e tragica della storia italiana, ma anche dei valori
ai quali potersi poi attaccare per il resto della vita". "Spero
che sia anche un monito per accantonare l'odio e pensare a un
futuro che non sia fatto di aspetti così drammatici e dolorosi
anche di odio nei confronti degli altri", aggiunge Locatelli
parlando agli studenti presenti alla cerimonia.
Durante il suo intervento ha inoltre invitato a "non
deumanizzare più", rispondendo anche ai giornalisti che
chiedevano se questo stia accadendo anche in Medio Oriente. "In
tutto, sto parlando in generale della vita quotidiana, penso che
si debba partire dalle azioni e dagli atteggiamenti verso gli
altri, ecco perché mi rivolgevo soprattutto ai bambini: -
afferma - ogni giorno con il proprio compagno, la propria
famiglia, bisogna generare azioni positive, senza coltivare
l'odio, indipendentemente dalle cose più grandi di noi, dagli
eventi enormi che ci hanno travolto nella storia e che tuttora
ci travolgono alle porte d'Europa. Nel nostro quotidiano, le
nostre azioni, a partire dai piccoli, devono essere più di
amore, più di pazienza, di rispetto e di mediazione".
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