Una sentenza del Consiglio di Stato
ha accolto il ricorso della Regione Liguria riguardante il
progetto di deposito di bitumi in porto a Savona presentato
dalla società Bit. È stata così riformata la sentenza di primo
grado che dava ragione alla Bit. IL round legale in appello
è stato vinto dalla Regione. Il CdS ha stabilito in
sostenza che la Regione non ha colpe se il progetto non è stato
realizzato e quindi non deve risarcire la società proponente. I
giudici amministrativi di secondo grado hanno accolto le
motivazioni della Regione, che nel ricorso di appello ha
sottolineato: "Bit ha "partecipato e collaborato ai lavori del
Tavolo di monitoraggio mediante propria condotta consapevole e
volontaria. In tale sede, tra l'altro, è proprio Bit ad aver
contribuito all'allungamento dei lavori del Tavolo fornendo la
documentazione in ritardo ed incompleta. La completa distruzione
del sito (area di colmata di Punta S. Erasmo) a seguito degli
eventi atmosferici del 2018 (mareggiata) ed il conseguente
incendio hanno reso evidente (ex post) l'inidoneità del sito,
facendo così venir meno ogni interesse da parte della stessa
Bit"
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