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Russell Crowe, con l'Italia un legame di sangue

Russell Crowe, con l'Italia un legame di sangue

"Non capisco come la guerra sia per noi l'unica soluzione"

SANREMO, 08 febbraio 2024, 20:30

Redazione ANSA

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Con l'Italia ha "un legame di sangue": lo dice in italiano, con la sua voce roca e profonda, Russell Crowe, incontrando i giornalisti prima della sua performance sul palco dell'Ariston, dove si esibisce con la sua band, The Gentlemen Barbers. Sessant'anni il prossimo 7 aprile, l'interprete di A Beautiful Mind e Master & Commander ha sempre coltivato la passione per la musica: "A 16 anni facevo concerti nei piccoli teatri, a 17 anni ho inciso il primo disco. Se mi si chiedeva qual era il mio mestiere, non avevo dubbi: il musicista. Sono 35 anni che faccio cinema, ma la musica c'è da molto prima". Per lui è un ritorno al festival dove era stato nel 2001, ospite d'onore di Raffaella Carrà, sull'onda del successo del Gladiatore, che gli è valso l'Oscar come miglior attore protagonista. "Di quella occasione mi ricordo la follia, la pazzia di questo luogo, anche la mia vita era piuttosto folle allora. Venivo da Milano, ero stanco morto, allora mi hanno dato un paio di occhiali da sole con le lenti arancione, sembravo Bono, ma ero talmente distrutto che li ho portati per tutto il giorno". La sua canzone preferita? "Sarà perché ti amo" dei Ricchi e Poveri, in gara quest'anno. Crowe racconta di aver "sempre subito una fascinazione per l'Italia. Da adulto ho cercato di tornare a questo legame iniziato con il Gladiatore, fino a scoprire che avevo antenati dall'Italia da parte di mia madre. Mi è stato allora chiaro che c'era una ragione dietro questa forte connessione che sentivo: il legame di sangue".
   

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