Si parte da un frammento di pagina
miniata del XIV secolo asportato dai registri dei Procuratori di
San Marco conservati all'Archivio di Stato di Venezia, e un
incunabolo del 1482 che rappresenta la prima edizione a stampa
degli Elementi di geometria di Euclide, ma ci sono anche i
documenti relativi alla costruzione, a partire dal 1834, del
torrione di Ponente dell'Albergo dei Poveri di Genova e un libro
che riporta la preghiera del Padre nostro in oltre 150 lingue e
alfabeti diversi.
Sono in tutto trenta opere, volumi a stampa e manoscritti, che
costituiscono la mostra "Liber. Pagine rubate e ritrovate"
inaugurata oggi a Palazzo Ducale, nella sala del munizioniere, e
aperta da domani fino al 17 marzo. Il fil rouge che li unisce è
che si tratta di pubblicazioni e antichi manoscritti rubati e
recuperati dal nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio culturale.
"Si tratta di volumi fra i più preziosi recuperati nel corso
degli ultimi 50 anni dal Nucleo. Siamo molto impegnati
soprattutto per il recupero di oggetti trafugati dell'arte
italiana che si trovano sparsi in tutto il mondo" spiega il
colonnello Mario Mettifogo, vicecomandante Tutela patrimonio
culturale di Roma, sottolineando anche che accade spesso si
scopra che le opere sono state rubate solo quando vengono
ritrovate. In 54 anni i Carabinieri dell'arte hanno recuperato
in tutto oltre 3 milioni di beni culturali e opere d'arte
restituiti ai proprietari. "I carabinieri hanno fatto un
grandissimo lavoro per cercare di restituire ai cittadini quello
che è stato trafugato, rubato o disperso - ha detto il sindaco
di Genova Marco Bucci -. E' giusto che queste opere siano poi
mostrate alla città anche per far vedere quale è il ritorno
dell'investimento di denaro pubblico effettuato per
recuperarle". La mostra, organizzata su proposta del Nucleo
carabinieri tutela patrimonio culturale di Genova con la
collaborazione scientifica della Soprintendenza, UniGe e il
supporto di Regione Liguria e Comune di Genova, inserita
nell'ambito delle iniziative di Genova capitale italiana del
libro 2023, è stata "fortemente voluta da Palazzo Ducale" dice
Beppe Costa, presidente della Fondazione Palazzo Ducale.
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