La 74/a edizione del festival di
Sanremo ormai alle porte sarà ricordata per le canzoni con le
loro melodie, i cantanti con i loro look, le polemiche (a
partire da quelle politiche), il gossip e le risate che senza
dubbio ci strapperà Fiorello. E sarà ricordata anche perché la
quinta (e forse ultima) edizione con Amadeus nei panni di
conduttore e direttore artistico. Ma ci sarà anche un motivo
tecnologico per tenere a mente la kermesse canora di quest'anno.
Nella sua storia, infatti, Sanremo ha saputo cavalcare la
modernità per farsi trasportare fino ai giorni nostri. Nel 1951
l'esordio alla radio; nel 1955, con un collegamento in seconda
serata, l'arrivo sulla neonata televisione per salutare la
vittoria di Claudio Villa; nel 1977, poi, magistralmente guidato
da Mike Bongiorno (per la prima volta dal Teatro Ariston) la
prima edizione a colori. Ora finalmente, non pago delle recenti
alta o altissima definizione, il festival mette lo smoking e si
presenta agli italiani addirittura in 4K.
L'Ultra High Definition proietta - a parità di schermo -
immagini più definite rispetto all'alta definizione, con una
gamma di colori più ampia, dettagli più realistici, contrasti
più vividi e un suono più profondo. Ma non tutti i milioni di
spettatori che saranno incollati a Rai1 potranno godere lo
spettacolo in 4K. La "platea" infatti sarà riservata solo agli
utenti di tivùsat, la piattaforma satellitare che al canale 210
ospita appunto Rai4K. Uno sforzo produttivo davvero importante
per la Rai che si misurerà con una trasmissione in diretta di
alcune ore in ultra definizione. Tivùsat è totalmente gratuita e
accessibile con una semplice parabola e un decoder, o una cam,
certificati. E installare tivùsat non vuol dire solo stare in
prima fila all'Ariston. Alle porte infatti, sempre in 4K ci sono
altri grandi eventi: gli Europei di calcio in Germania e le
Olimpiadi estive di Parigi.
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