E' stato condannato all'ergastolo Safayou Sow, il cittadino della Guinea di 27 anni che nella notte tra il 5 e il 6 maggio 2023 uccise la ex compagna Danjela Neza a Savona con due colpi di pistola.
Oggi, nell'aula magna del tribunale savonese, la sentenza della Corte d'Assise presieduta dal giudice Fiorenza Giorgi. Sow è stato anche condannato a risarcire 318 mila euro alla madre della vittima e 100 mila euro al fratello, e all'isolamento per un anno. La pena è superiore ai 30 anni richiesti dal pubblico ministero Luca Traversa.
Il pm aveva invocato tre circostanze aggravanti, la relazione affettiva, la premeditazione e i futili motivi, ma aveva chiesto l'ergastolo ricordando che Sow si consegnò spontaneamente alle forze dell'ordine chiamando il 112 e che in seguito ha collaborato con gli inquirenti fornendo loro la password del cellulare della vittima (che conteneva la registrazione audio degli ultimi istanti di vita della donna). Chi aveva chiesto l'ergastolo era stata invece Lucrezia Novaro, avvocato delle parti civili: "Questa pena è una risposta importante per la famiglia da parte dello Stato" il suo commento a caldo.
Sow, arrivato in Italia con un barcone, aveva trovato lavoro come lavapiatti nel ristorante in cui lavorava Neza. I due avevano intrapreso una relazione che in seguito la donna aveva troncato. A quel punto l'uomo aveva ripetutamente chiesto alla ragazza di lasciare il posto di lavoro per non vederla più, arrivando a ricattarla con delle immagini. Prima dell'omicidio, Sow aveva compiuto ricerche sul web su come usare una pistola e si era procurato una semiautomatica calibro 22 con la matricola abrasa. Poi aveva dato appuntamento alla donna nei giardini accanto alla stazione: una volta lì, aveva preso l'arma dall'automobile e fatto fuoco colpendola due volte alla testa.
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