"La minoranza ha trasformato un
argomento che coinvolge l'assetto amministrativo e non quello
formativo delle scuole liguri, in argomento politico. Il termine
territorio è stato abusato. L'interesse elettorale ha seminato
falsità, che tristezza, l'opposizione ha alimentato paura tra le
famiglie. Non è prevista chiusura di alcun plesso, non c'è il
rischio di classi pollaio". Così l'assessore regionale ligure
alla Scuola Simona Ferro ha risposto alle critiche
dell'opposizione sul piano di dimensionamento scolastico in
Liguria.
"Il teatrino dell'opposizione non è servizio della
collettività, potete chiedere le mie dimissioni, ma il cattivo
servizio lo fa l'opposizione - ha continuato Ferro -. Il
dimensionamento scolastico nasce dal Pnrr approvato nel 2021 dal
governo Draghi con azionista di maggioranza il Pd, nasce da
un'azione europea, in base alla popolazione studentesca in
evidente riduzione. I criteri sono stati sempre usati dal 2007
senza contestazione fino ad oggi".
Il consigliere di maggioranza Stefano Mai Lega Liguria
Salvini difende il piano di dimensionamento scolastico e
l'operato dell'assessore regionale alla Scuola Simona Ferro: "Il
territorio Savonese non si è mai espresso contro accorpamento
Boselli-Mazzini, Carcare aveva più problematiche. Gli
accorpamenti riguardano soprattutto la direzione delle scuole,
non ci sarà disagio per le famiglie, potranno proseguire il loro
percorso didattico serenamente. Le opposizioni confondono solo i
cittadini".
Alessandro Bozzano, capogruppo di Cambiano con Toti
presidente, sottolinea: "Riguardo al Savonese, emerge l'esigenza
di non accorpare il Calasanzio, per questo abbiano accolto
queste istanze del territorio. Il problema accorpamenti riguarda
questioni amministrative e direzionali, per la qualità della
scuola per gli utenti ritengo non ci siano problemi".
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