Un teatro che si apre alla città e
a tutta la regione per condividere un momento di divertimento e
riflessione con i più celebri personaggi ideati da Paolo
Villaggio. In occasione del debutto genovese dello spettacolo
'Fantozzi. Una tragedia', in programma all'Ivo Chiesa dal 30
gennaio all'11 febbraio, Regione Liguria e il Teatro Nazionale
di Genova lanciano l'iniziativa "prima diffusa", pensata per
coinvolgere i lavoratori e gli ospiti di ospedali, rsa, carceri
e Rems.
Il 29 gennaio, in occasione della prova generale dello
spettacolo, e il 30, serata della prima, sarà realizzato un
video della pièce che sarà condiviso tramite link con tutte le
strutture che lo hanno richiesto. Grazie a questo progetto,
curato dalla coordinatrice delle politiche culturali della
Regione Liguria Jessica Nicolini, lo spettacolo potrà essere
visto in oltre 50 strutture assistenziali, ospedaliere e
carcerarie.
"Dopo il grande successo ottenuto in ottobre con la prima
diffusa del Carlo Felice, abbiamo voluto replicare questa
esperienza con un altro caposaldo della cultura della nostra
Regione, il Teatro Nazionale di Genova, estendendola e rendendo
ancora più flessibili le modalità di adesione - spiega il
governatore ligure Giovanni Toti -. E lo spettacolo scelto per
questa iniziativa non poteva essere più azzeccato: 'Fantozzi,
una tragedia' racconta con acume e ironia i personaggi più
celebri di un ligure indimenticato, il mitico Paolo Villaggio,
un maestro della comicità che ha segnato l'immaginario di tutta
Italia. Penso che chi parteciperà a questa iniziativa sarà
entusiasta di poter sorridere e riflettere con un'opera dedicata
a figure senza tempo come Fantozzi, Fracchia, Filini e la
signorina Silvani, a dimostrazione delle profonde capacità di
inclusione e sollievo del teatro. La cultura è un diritto -
conclude Toti - ed è quindi fondamentale dare l'occasione a
tutti di poterne godere".
"Non avremmo potuto trovare uno spettacolo migliore per
partecipare a questa importante iniziativa - ha detto Davide
Livermore -, che ci permette di realizzare un obiettivo vitale
del nostro lavoro: rendere l'arte sempre più accessibile a tutti
e migliorare la qualità della vita della comunità".
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