Una signora di novant'anni di
età ha permesso agli agenti della Questura della Spezia di
arrestare in flagranza di reato il presunto autore di un
tentativo di truffa. Si tratta di un uomo che, in collaborazione
con altri individui ancora da identificare, le avrebbe chiesto
di consegnare denaro e gioielli per pagare cure del figlio che
assicuravano essere malato di Covid. All'appuntamento per la
consegna l'anziana signora si è però presentata solo dopo aver
contattato la Polizia, grazie a un vicino poliziotto in
pensione, e con in mano una busta che, invece di contenere
preziosi, era piena di biscotti.
La protagonista, residente nel quartiere di Mazzetta, ha
ricevuto martedì scorso una telefonata con cui le si chiedeva di
raccogliere oggetti di valore da consegnare a un incaricato che
li avrebbe usati per garantire una costosa cura per il Covid al
figlio, che sarebbe stato in pericolo di vita. Per rendere la
situazione più credibile, le era stato passato un individuo che,
spacciandosi per il congiunto, le aveva ribadito la richiesta
con voce affannata. Già in passato oggetto di un tentativo di
truffa via telefono, la signora ha deciso allora di assecondare
la richiesta per poi contattare il proprio vicino, un poliziotto
in pensione, che a sua volta ha avvertito gli ex colleghi di ciò
che sarebbe successo a breve. Questi sono arrivati presso il
luogo dell'incontro osservando l'anziana mentre consegnava a un
uomo un sacchetto che aveva però riempito con una scatola di
biscotti invece che con contanti e gioielli come da istruzioni
telefoniche. Dopo aver assistito allo scambio, gli agenti della
Squadra Volante sono entrati in azione arrestando in flagranza
l'uomo, un cinquantenne di origine ceca, che è stato poi portato
in carcere, arresto confermato nelle ore seguenti dal gip
Carolina Gagliano. Le indagini sono ancora in corso per
identificare eventuali complici.
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