"L'assassinio di Guido Rossa fu
sicuramente una svolta nella lotta al terrorismo, perché con la
sua morte fu decretata la fine delle Brigate Rosse a Genova,
l'insorgere del movimento sindacale in quel momento fu una
grande lotta che ha destabilizzato quello che sembrava un potere
occulto, che era all'interno delle fabbriche e si stava
insinuando sui posti di lavoro". Lo sottolinea la segretaria
regionale della Cisl Liguria Paola Bavoso nell'orazione in
ricordo del sindacalista ucciso dalle Brigate Rosse nel 1979
organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil a Genova in largo XII
Ottobre davanti alla statua dedicata a Guido Rossa. Presenti il
segretario organizzativo della Cgil Genova Antonio Grifi, il
segretario regionale confederale Uil Liguria Alfonso Pittaluga e
l'assessore comunale al Lavoro Mario Mascia.
"La tragedia di Guido Rossa ci insegna il ruolo del delegato
sindacale, che è quello di essere sentinella di legalità, quindi
sempre attento a tutte le sfide, dal terrorismo alla mafia, che
possono esistere negli ambienti di lavoro, l'essere sempre
allerta su ciò che può destabilizzare la democrazia, quindi i
diritti acquisiti", continua Bavoso ricordando "l'alto senso di
sensibilità civile di Guido Rossa di fronte all'essere tutti
uguali, alla democrazia espressa sul posto di lavoro, alla
tutela dei lavoratori e della produzione, questo è il testamento
che Guido ha lasciato a tutto il movimento sindacale".
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