"Andare al Festival di Sanremo,
cantando in napoletano, la mia lingua, la considero già una
vittoria. Sarà il mio punto di forza. Tutto quello che arriverà,
sarà un di più". Il re delle classifiche del 2023 con Il
Coraggio dei Bambini, Geolier, è tra i favoriti della vigilia ma
la responsabilità maggiore che sente è "portare Napoli sul palco
dell'Ariston. E poi è un ritorno alle origini, perché il
festival della canzone italiana è stato inventato proprio a
Napoli", racconta.
Amadeus lo ha fortemente voluto in gara, dandogli anche il
via libera a cantare un brano totalmente in dialetto. "Potevo
andarci solo così, è la mia cifra. Quando mi ha detto che non ci
sarebbero stati problemi, mi sono messo subito al lavoro con
Michelangelo. Il brano che porto, I p' me, tu p' te, è nato
proprio per il festival. E da ottobre mi sto preparando al
massimo". Il pezzo - aggiunge il rapper di Secondigliano - è
d'amore, "I p' me, tu p' te, vuol dire io per me e tu per te,
cioè io per la mia strada tu per la tua. Deve significare il
rispetto che bisogna avere verso il partner quando non c'è più
l'amore e in quei casi non si deve andare avanti per inerzia o
abitudine. È una canzone più melodica rispetto al mio
repertorio, ma non mi sono snaturato". In napoletano sarà anche
la cover, "porterò pezzi storici dal mio mondo, il rap".
Napoli al centro, quindi. Nella musica, come in tv e al
cinema, ormai da tempo (innegabile il successo di Mare Fuori o
di Gomorra). Un nuovo Rinascimento per la città partenopea. "In
effetti, in questo periodo storico era quasi d'obbligo portare
Napoli sul palco. Sono io, ma poteva essere anche un altro -
afferma Geolier, pseudonimo del ventitreenne Emanuele Palumbo -.
È il risultato di ciò che è stato seminato in passato e ora è
fiorito".
A coronamento di un 2023 da record, con cinque dischi di
platino, dopo Sanremo ci sarà a giugno anche una tripletta -
primo artista in assoluto - allo Stadio Diego Armando Maradona a
Napoli (oltre ad altri tre concerti a Messina, Roma e Milano).
"Un'emozione non quantificabile, non sento nessuna sensazione
ora perché è una cosa troppo grande, poi sono sicuro che me la
farò sotto una settimana prima".
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