Nei primi nove mesi del 2023
l'export della Liguria è cresciuto del 3,1%, l'80% in più
dell'1,3% della media nazionale. "I dati che emergono dal nostro
osservatorio permanente, Liguria 2023, il think tank dedicato
agli scenari futuri della Liguria mette in mostra una realtà nel
tessuto economico regionale molto positiva" sottolinea Valerio
De Molli, managing partner & ceo "The European House -
Ambrosetti", a margine della riunione a porte chiuse a palazzo
del Principe a Genova con moltissimi rappresentanti
dell'economia della regione, dai presidenti degli industriali
agli imprenditori, dedicato proprio alle linee future di azione
per la competitività e la crescita della Liguria. Oltre al dato
del pil pro capite è positivo l'export che nel 2022 ha superato
i 10 miliardi di euro per la prima volta registrando un 33% in
più sul 2021 contro una media nazionale del +20%. Bene anche il
turismo, in particolare i mercati internazionali: nei primi nove
mesi del 2023 la Liguria ha assistito a un aumento dei turisti
stranieri (+ 21%). L'occupazione nel 2022 ha stabilito un trend
positivo con un + 3,6% (media nazionale + 2,4%) e nei primi 9
mesi del 2023, ha fatto registrare un +2,8%.
Fra i settori trainanti spiccano blue economy e turismo.
"Economia del mare, turismo e innovazione restano il pilastro
attorno a cui costruire il rilancio verde e digitale del
territorio - completa De Molli -. Il rilancio del territorio,
tuttavia, passa anche dalla realizzazione delle numerose e
strategiche infrastrutture fisiche e digitali qui presenti e per
il cui monitoraggio abbiamo attivato già nel 2020 un
Osservatorio permanente i cui risultati saranno presentati in
occasione del Forum "Liguria 2030" che avrà luogo il prossimo 1°
luglio". Sul fronte delle infrastrutture si procede. Il punto
debole resta l'andamento demografico: "C'è da stimolare di più
l'attrattività di famiglie, di giovani famiglie soprattutto".
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