La gestione del ciclo dei
rifiuti, dell'acqua e dei trasporti: sono le tre priorità su cui
dovrà lavorare la Provincia d'Imperia nei prossimi anni. Le ha
indicate il presidente della Provincia di Imperia Claudio
Scajola durante la prima riunione del nuovo Consiglio
provinciale eletto lo scorso dicembre.
"Ci sono progetti già avviati in tutti e tre gli ambiti, ma
qualcuno è a un punto più facile di partenza, come il
biodigestore. - commenta Scajola - Credo che entro il 2024
inizieranno i lavori ed è qualcosa di importante, grazie anche
al contributo che abbiamo ottenuto di sette milioni di euro, che
abbasserà le tariffe".
Più difficile ottimizzare la gestione del ciclo dell'acqua in
provincia "perché c'è un debito di 80 milioni che va ripianato -
spiega il presidente - con l'obbligo di cercare un privato come
socio di minoranza, che mettendo il capitale riesca a
ripianarlo. Altrimenti il piano finanziario non sta in piedi".
"Stiamo lottando con i denti per far sì che questo piano
possa essere appetibile a qualche privato e siamo in dirittura
di arrivo per la gara", annuncia. Il trasporto pubblico secondo
Scajola "dev'essere rimodulato come sistema perché oggi non
garantisce puntualità e il servizio è di qualità bassa e
francamente è difficile poter pensare che le modalità del
trasporto pubblico siano uguali a quelle di cinquant'anni fa".
Sul progetto della Albenga-Carcare-Predosa il presidente lo
definisce "un chiodo fisso, che porto avanti da più di
vent'anni. Noi dobbiamo arrivare in questi territori sul ferro
quindi con la ferrovia e le strade, ma per fare questo la
soluzione migliore che non mi sono inventato io, è intersecare
la Torino-Savona con la Alessandria-Voltri, per prendere i
traffici di Piemonte, Lombardia e nord Europa e di fatto
realizzare il raddoppio dell'Autostrada dei Fiori, che è già
satura e anche quando saranno finiti i lavori sarà un'autostrada
a due corsie che non garantisce né sicurezza né possibilità di
aumento dei traffici".
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