La prima sezione della corte
d'appello civile di Genova ha rigettato il ricorso presentato da
diversi cittadini sull'ineleggibilità a sindaco di Marco Bucci
perché anche commissario straordinario per il viadotto
Polcevera. I giudici di secondo grado hanno considerato
condivisibile la decisione di primo grado e cioè di respingere
il ricorso.
Secondo i magistrati, il commissario straordinario "a
differenza del Commissario di Governo, svolge funzioni
delegategli in via solo straordinaria e provvisoria, per il
raggiungimento di specifici obiettivi. Diversamente le funzioni
di Commissario di Governo […] sono invece normalmente attribuite
ai prefetti, organi dello Stato per i quali è stata prevista
l'ineleggibilità coerentemente con la ratio sottesa a detta
norma, volta a scongiurare forme di interferenze di organi dello
Stato rispetto alle consultazioni elettorali territoriali".
Continuano i giudici "occorre innanzitutto considerare che il
dottor Bucci rivestiva già una posizione di influenza - ben
prima della nomina di commissario straordinario - essendo tale
nomina giunta successivamente alla carica di sindaco di Genova
ricoperta dal 2017, sicché, non v'è chi non veda come, da questo
punto di vista, la successiva nomina a commissario straordinario
non poteva - e non può - in alcun modo alterare né la par
condicio tra i candidati né la libertà di voto, più dell'essere
il dottor Bucci il sindaco uscente e, quindi, già dotato di per
sé di poteri di amministrazione attiva che, con la nomina di
commissario straordinario per la ricostruzione del ponte
Morandi, sono stati 'semplicemente' ampliati".
A presentare il primo ricorso tra gli altri furono l'ex
procuratore regionale della Corte dei conti Bogetti e l'ex
rettore dell'Università di Genova Paolo Comanducci. Il tribunale
di Genova aveva confermato la possibilità del sindaco di
candidarsi per il secondo mandato nonostante ricoprisse già la
carica di commissario straordinario per la ricostruzione di
Ponte Morandi.
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