I rappresentanti di Azione a Savona
replicano alla apertura del loro leader Carlo Calenda al
rigassificatore da sistemare in mare davanti a Vado Ligure
(Savona) dicendosi contrari al progetto così come è stato
presentato. "Organizzeremo un incontro sul territorio con il
segretario Carlo Calenda per verificare il progetto, noi lo
abbiamo già fatto e non lo condividiamo alle condizioni ad oggi
presentate. La nostra non è una posizione solamente politica,
anche se ovviamente c'è una opposizione alle politiche portate
avanti da Toti in questi anni, ma anche e soprattutto tecnica di
non condivisione del progetto". Lo hanno scritto in una nota i
rappresentanti di Savona in Azione dopo che oggi il segretario
del partito in visita a Genova ha detto di essere favorevole al
rigassificatore mobile per il quale è stato nominato commissario
il governatore Giovanni Toti.
"Siamo consapevoli che la linea politica nazionale di Azione
è favorevole ai rigassificatori come strumento voluto da Mario
Draghi in seguito alla crisi energetica. Condividiamo tale linea
e abbiamo valutato il progetto senza pregiudizi ideologici. Il
caso di Vado Ligure è differente dal caso di Piombino, non si
tratta di un collocamento di emergenza e pertanto sarà
sottoposto a procedura di VIA nazionale ordinaria. Le
perplessità, dunque, non derivano dall'impianto in sè, che
riteniamo sicuro e anche necessario, ma dal progetto che prevede
il suo posizionamento a soli 4 km da Vado e 2.9 km da Savona,
con una vicinanza preoccupante all'area marina protetta di
Bergeggi e alle coste savonesi, che vivono di un turismo
balneare che sarebbe danneggiato dalla presenza dell'impianto.
Le zone di interdizione, previste dalla capitaneria di Livorno,
non sarebbero adeguate alla nostra zona, in quanto vi
rientrerebbero i porti di Savona e Vado, i quali vedono un
traffico di merci e persone importantissimo. Inoltre, come già
espressamente dichiarato, riteniamo inadeguate e inaccettabili
le modalità di imposizione e la scarsa condivisione da parte del
presidente della Regione Toti e del presidente della Provincia
Olivieri".
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