Flash mob dei giovani di Fridays
For Future Genova e delle associazioni ambientaliste stamani
davanti all'ingresso del Consiglio regionale della Liguria
contro la possibilità di realizzare nuove costruzioni nelle aree
inondabili liguri a minor pericolosità prevista dal nuovo
regolamento dei 'Piani di bacino per le aree inondabili'
approvato dall'Autorità distrettuale dell'Appennino
settentrionale dopo il via libera della giunta Toti. I
manifestanti hanno srotolato un grande striscione blu simbolo
della forza dell'acqua alzando cartelli con la scritta 'area
allagabile'. Sono arrivate a 12.600 le firme raccolte da 'Genova
che osa', Lista Sansa, Sinistra Italiana, EuropaVerde-Verdi
Liguria e Partito Democratico contro la possibilità di nuove
costruzioni nella aree liguri 'a basso rischio inondazione'.
"L'incontro con il presidente della Regione Liguria Giovanni
Toti è stato infruttuoso nella misura in cui lui ha di fatto
deciso di proseguire per la sua strada, anche se si è detto
'tendenzialmente' d'accordo con noi. Noi gli abbiamo risposto
che sarebbe meglio 'sostanzialmente' d'accordo - ha detto il
portavoce di 'Genova che osa' Lorenzo Azzolini -. Il regolamento
dev'essere modificato".
"Il tema politico è dire 'no' a nuove costruzioni nelle aree
inondabili liguri catalogate a minor pericolosità", ribadisce il
capogruppo dem Luca Garibaldi spiegando che in vista della
discussione in commissione regionale il Partito Democratico ha
chiesto "una serie di audizioni di geologi e dei Comuni".
Previsto un nuovo flash mob il 9 giugno alle 17.30 in piazza De
Ferrari davanti alla sede della Regione Liguria.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA