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'Ndrangheta: le mani della cosca Bonavota su cantieri liguri

'Ndrangheta: le mani della cosca Bonavota su cantieri liguri

Le indagini hanno portato nel Chiavarese e nello Spezzino

GENOVA, 27 gennaio 2023, 17:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 Le mani della 'ndrangheta si stavano allungando anche sui cantieri del Chiavarese, in provincia di Genova, e nello Spezzino. E' quanto emerge dalle carte dell'inchiesta Rinascita 3- Assocompari" della Dda di Catanzaro e del Ros che ieri ha portato all'arresto di otto persone.
    Al centro dell'inchiesta, è emerso, c'è Giovanni Barone, affiliato alla cosca Bonavota di Sant'onofrio, indagato per associazione di tipo mafioso, riciclaggio internazionale, trasferimento fraudolento di valori, truffa internazionale ed altri reati. La figura di Barone è emersa dalle indagini del nucleo investigativo di Genova che lo avevano individuato come persona di interesse, dopo alcune vicende che lo hanno visto coinvolto in Lombardia (2008-2009) e Veneto (2010-2012). Il suo modus operandi era sempre lo stesso e lo voleva mettere in atto anche in Liguria: Barone doveva infiltrare la cosca Bonavota nei lavori edili grazie all'intermediazione dei rappresentanti della cosca presenti a Genova, Onofrio Garcea, all'epoca in carcere ma in stretto contatto con il figlio Davide. Nel corso dell'indagine dei carabinieri genovesi, attraverso intercettazioni e pedinamenti, erano stati documentati numerosi incontri di Davide Garcea con importanti esponenti della cosca Bonavota arrivati dalla Calabria e poi arrestati nell'ambito dell'indagine Rinascita-Scott. L'obiettivo era di riciclare denaro soprattutto attraverso l'edilizia.
    Gli investigatori genovesi hanno ricostruito che Giovanni Barone, sempre agli ordini della cosca Bonavota, adocchiava le aziende edili in gravi difficoltà economiche e ne acquisiva il controllo tramite aziende italiane a lui riconducibili ed alcune società con sedi in Inghilterra (Liquid Finance Limited) e Ungheria (Umbrella Corporation kft). Una volta acquisito il controllo le aziende edili venivano usate per riciclare i soldi ottenuti con l'importazione di droga.
   

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