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Procura: il bimbo di Imperia non è stato vittima di maltrattamento

Procura: il bimbo di Imperia non è stato vittima di maltrattamento

Nessuna prova di percosse volontarie, non sono esclusi episodi passati

GENOVA, 18 gennaio 2023, 18:35

Redazione ANSA

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Il procuratore di Imperia Alberto Lari - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il procuratore di Imperia Alberto Lari - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il procuratore di Imperia Alberto Lari - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il procuratore della Repubblica di Imperia interviene sul caso del bambino trovato in pericolo di vita per presunti maltrattamenti da parte del compagno della nonna affermando in un nota che "gli accertamenti sinora effettuati in ordine alla produzione delle più gravi lesioni riportate dal minore e che ne hanno determinato il pericolo di vita, non paiono ricondurre a condotte volontarie di percosse o maltrattamento". Il procuratore aggiunge che "non sono escluse condotte lesive volontarie in epoca antecedente".

Il procuratore Alberto Lari spiega che per chiarire quanto accaduto al bimbo di Imperia, che in un primo momento era apparso vittima di maltrattamenti da parte del compagno della nonna, "un apporto decisivo per l'accertamento dei fatti, com'è ampiamente prevedibile, potrà essere fornito dal minore, le cui condizioni di salute, per quanto nettamente migliorate, non consentono al momento di poterlo esaminare sui fatti stessi con quel grado di attendibilità, tendenzialmente scevra da qualsiasi tipo di condizionamento esterno, auspicabile".

Il procuratore di Imperia chiede di ridurre l'interesse mediatico sulla vicenda del bambino. "In considerazione della sensibile rilevanza mediatica che ha assunto la vicenda - spiega in una nota Lari - attualmente all'attento vaglio investigativo di quest'ufficio concernente l'individuazione delle cause e delle eventuali correlate responsabilità penali in ordine alle gravi lesioni patite dal minore Elia Ryan Costanza, suscitando una molteplicità di ricostruzioni congetturali, talune destituite di qualsiasi serio fondamento, si ritiene, pur nel rispetto del segreto di indagine, di dover indicare alcuni elementi attualmente acquisiti con ragionevole attendibilità, onde disincentivare rappresentazioni decisamente fuorvianti degli eventi".

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