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Azzardo in Liguria, comandano videolottery e gratta e vinci

Azzardo in Liguria, comandano videolottery e gratta e vinci

Giocatori sono over 65, in 500 in cura presso il Serd

GENOVA, 11 ottobre 2022, 06:27

Redazione ANSA

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Diciotto milioni di giocatori in Italia, il dieci per cento dei quali "problematici", per 110 mld di spesa. Numeri impressionanti quelli del gioco d'azzardo nel nostro paese, che si rispecchiano anche in Liguria dove la ludopatia sta colpendo moltissimi over 65. Video lottery e soprattutto gratta e vinci i giochi preferiti dai liguri mentre si fanno strada le scommesse online.
    "Abbiamo in carico in cura per ora circa 500 persone - ha raccontato la dott.ssa Sonia Salvini, componente dell'osservatorio nazionale sul gioco d'azzardo al convegno "Azzardo e disagio sociale" di Palazzo Ducale - ma sono numeri sottostimati. Rispetto al resto d'Italia in Liguria la percentuale di over 65 è molto più alta perché siamo una regione anziana ma anche perché il giocatore tipo trova una componente di socialità effimera nei bar dove vi sono le macchine. Dal 2012 abbiamo una legge regionale che stabilisce regole e distanze ma se ne avessimo una come in Piemonte che diminuisce l'offerta di gioco sarebbe un mezzo in più".
    Dipendenza che dal 2017 è presa in carico da Serd, al pari di alcolismo e tossico dipendenze.
    "Parliamo di un fenomeno in espansione, superabile, che solo da pochi anni è entrato nel catalogo delle dipendenze -ha spiegato Ina Maria Innhenthal, direttrice del Serd- e spesso le persone arrivano ad ammettere di avere problemi solo dopo eventi particolari come una moglie che se ne va. Abbiamo però dei fondi, 44 mln, che ci permettono di costruire un percorso di cura anche con i privati, come il Ceis o la comunità di San Benedetto".
    "Una piaga destinata a aggravarsi perché il gioco è visto dalle fasce più deboli come una scorciatoia per uscire dai problemi-ha sottolineato Roberto Centi, presidente della commissione regionale antimafia-. Una scorciatoia in realtà verso il baratro, perché chi gioca vive sempre peggio e finisce spesso nelle mani degli strozzini, individuali e organizzati dalle mafie".
   

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