È partito da Genova, da piazza
Caviglia, il ventesimo tir di aiuti all'Ucraina, destinato on
questo caso all città di Karkiv, gemellata con il capolugo
ligure. Un aiuto necessario visto che la città, che aveva circa
1,4 mln di abitanti, si è ridotta a poco più di trecentomila
persone, che vivono in una condizione di fortissima difficoltà.
"Non deve mai calare l'attenzione su una tragedia che è la
stessa di quando è iniziata la guerra - spiega Sergio Gambino,
assessore alla protezione civile del Comune di Genova - non deve
mai calare l'attenzione verso questo territorio e, in
particolare, sulle città con le quali siamo gemellati, come
Kharkiv, così come per Odessa, alla quale abbiamo già destinato
diverse spedizioni. Questi sono aiuti alimentari ma si stanno
anche preparando altre spedizioni che prevedono l'invio di
ambulanze. Si tratta di 33 bancali di merce messi a disposizione
da Costa Foundation con una raccolta interna e dalla società
Aisf, che già in questi mesi si era attivata nell'aiuto alla
popolazione Ucraina, principalmente alimenti per bambini, ma
anche per adulti e prodotti per la pulizia. La speranza,
comunque, è che dopo questa nuova missione possano partire altri
mezzi con aiuti per l'Ucraina".
"I genovesi - ha ricordato Oleh Sahaydak, dell'Associazione
Pokrova - che in tutto questo tempo hanno portato aiuto alla
nostra comunità nella chiesa di Santo Stefano, possono
continuare a sostenere la popolazione Ucraina portando i
materiali alla protezione civile o alla chiesa. Ora quello di
cui c'è più bisogno sono i prodotti alimentari a lunga scadenza,
medicinali, prodotti per igiene personale". Alla partenza degli
aiuti anche il deputato regionale di Kharkiv Albert Kononenko
che ha portato i saluti della città ai genovesi.
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