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riga)
Un cartello, con scritto "più spiagge libere" e un volantinaggio
tra le persone che escono dalla spiaggia, per chiedere una
minore presenza di stabilimenti balneari che in Liguria, secondo
le stime di Legambiente e Adiconsum (rpt Adiconsum), occupano
114 km di spiaggia lasciandone solo 34 per le spiagge libere.
Gli ambientalisti genovesi hanno scelto la zona simbolica di
Corso Italia, dove su 5 km di litorale solo poche decine sono
libere, per la 'Presa della Battigia', iniziativa nazionale per
denunciare la privatizzazione delle spiagge .
"C'è un bene pubblico, quello delle spiagge, per il quale
sono state date troppe concessioni - spiega il presidente di
Legambiente Liguria Santo Grammatico - in Liguria sono oltre
1.500 per 114 km di spiagge, e solo 34 km sono di spiagge
libere. C'è una concessione ogni 70 metri e questa è
un'esagerazione. Noi chiediamo alla Regione Liguria che, nella
legge che prevede il 40% delle spiagge libere per ogni comune
inserisca le sanzioni per porre un freno agli abusi".
"Nel 2008 abbiamo conquistato una legge regionale che prevede
il 40% di spiagge libere e libere attrezzate - aggiunge Stefano
Salvetti, presidente di Adiconsum Liguria - ma la situazione non
è omogenea e Corso Italia ne è un esempio: di fronte alla città
abbiamo meno del 10% di spiaggia libera, e così anche in altre
realtà dove le concessioni arrivano anche al 90%". Una giornata
di mobilitazione che a Genova si concluderà con una nuotata
serale nella spiaggia di Boccadasse.
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