Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Torna alla luce forte sabaudo Spezia, in futuro eventi culturali

Torna alla luce forte sabaudo Spezia, in futuro eventi culturali

Terminata prima fase recupero 'batteria Valdilocchi'

LA SPEZIA, 12 aprile 2022, 14:14

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Terminata la prima fase di recupero della Batteria Valdilocchi, che dal tardo XIX secolo difendeva il levante del Golfo della Spezia da duecento metri di altitudine. Costruita a difesa della piazzaforte marittima sabauda da un possibile attacco in arrivo da sud, fu completata nel 1886 e abbandonata al termine della seconda guerra mondiale, quando la Wehrmacht in ritirata ne distrusse l'ingresso con gli esplosivi. "Faceva parte del sistema di fortificazioni del golfo, un complesso unico in Europa per ubicazione e dimensioni - spiega l'architetto Ludovica Marinaro -. Il bene oggi è in gran parte accessibile dopo essere stato ripulito dalle macerie.
    In futuro, con nuovi finanziamenti, potrebbe diventare uno spazio per eventi culturali all'aperto". Dalla collina si gode una vista spettacolare che spazia dalla Spezia alla costa toscana. "La posizione era strategica, i suoi dieci cannoni potevano battere una zona ampia che va dalle alture di Lerici fino alla via Aurelia", spiega Silvano Benedetti, ex ufficiale di Marina e direttore del Museo Tecnico Navale. Le bocche da fuoco sarebbero state traslate sulle Alpi durante la Grande Guerra mentre oggi rimangono le piazzole che le ospitavano sulle quali si intuiscono i meccanismi di puntamento scavato nella pietra. "I numeri sopra l'ingresso dei locali erano necessari perché i soldati erano ai tempi analfabeti per la maggior parte - ha illustrato Stefano Danese, studioso di storia militare -, ma tutti sapevano fare di conto, anche chi veniva da una cultura contadina o pastorizia. Così era possibile dare ordini precisi".
    Circa cento i fanti impiegati in questa che è uno delle circa quaranta opere difensive storiche attorno alla Spezia. Per la maggior parte abbandonate. "Un patrimonio da valorizzare in chiave storica e turistica - l'auspicio del sindaco Pierluigi Peracchini -, se riusciremo a trovare i finanziamenti".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza