(ANSA) - GENOVA, 07 APR - Un percorso che parte dal
tentativo, fallito, della Conferenza di Genova del 1922 di
costruire una pace duratura per avviare una riflessione sulla
pace nel vecchio continente, sulla ricostruzione economica post
pandemia e sul ruolo dell'Unione Europea. È stato il tema al
centro del l'incontro, promosso da Camera di Commercio e
Istituto di Economia Internazionale, dal titolo "Pace, sviluppo
economico e ruolo dell'Unione Europea", con la collaborazione di
Centro In Europa e Fondazione Casa America.
"In questi giorni difficili non possiamo che constatare la
quantità e la gravità delle crisi con cui siamo chiamato a
confrontarci - ha ricordato la vice ministro degli Affari Esteri
e della Cooperazione internazionale Marina Sereni - oggi dopo
due anni di pandemia ci troviamo di fronte alla guerra scatenata
da Putin. Si potrebbe pensare che non sia possibile fare fronte
contemporaneamente alla crisi pandemica, a quella migratoria,
alla crisi climatica, all'energetica e alla sicuritaria, così
come si potrebbe pensare che l'Europa sia incapace di trovare
risposte all'altezza di queste crisi senza precedenti. Ma
l'Europa di oggi è un nuovo attore globale, con un progetto, la
Bussola strategica per la politica di sicurezza e difesa comune,
che è un passo decisivo per aiutare l'unione a diventare
fornitore di sicurezza a livello regionale e globale. Le sfide e
le crisi, quindi, tendono a far crescere l'Unione Europea e a
favorirne la coesione".
Un incontro che parte dalla conferenza di Genova del 1922. "A
livello internazionale si è ricordata una situazione di
disordine, come dopo la prima guerra mondiale - ha sottolineato
Giovanni Battista Pittaluga, direttore scientifico della Rivista
Economia Internazionale - e quindi stiamo affrontando un periodo
che ha molte similitudini. Un periodo in cui non c'è più un
paese egemone, a causa del declino degli Stati Uniti, così come
in quegli anni c'era una pluralità di potenze, che avevano
competenza nel nuovo ordine monetario mondiale".
"Oggi ricordiamo fatti di un secolo fa - ha aggiunto il vice
presidente della Camera di Commercio, Paolo Odone - e si spera
che iniziative come questa, che parlano di pace, possano farci
auspicare che tra cent'anni un'Europa molto più forte, una vera
federazione di stati, possa veramente contare di più ed essere
propiziatrice di pace". Nel corso del convegno, introdotto da
Roberto Speciale e Carlotta Gualco, del centro "In Europa", sono
intervenute da remoto le Parlamentari europee Patrizia Toia e
Tiziana Beghin. (ANSA).
Conferenza Genova non riuscì a costruire pace, un convegno
Camera Commercio e IEI ricordano il 1922. 'Oggi Ue è forte'
