(ANSA) - GENOVA, 06 MAR - Nel carcere di Marassi, a Genova, è
stata scoperta in una cella una distilleria con cui alcuni
detenuti erano pronti a produrre grappa. Lo denuncia Fabio
Pagani della Uilpa. E' avvenuto durante una ispezione in cui
sono stati trovati anche due microcellulari e un telefono
cellulare. E' accaduto durante una perquisizione al quarto piano
della seconda sezione, dove si trovano detenuti con pene
definitive. In una cella occupata da sudamericani la polizia
penitenziaria ha trovato un cellulare e due secchi pieni di
frutta in macerazione da cui sarebbe stata estratta grappa.
Nelle sale colloqui, invece, gli agenti della penitenziaria
hanno bloccato il passaggio di due microcellulari tra una donna
italiana e il compagno africano. I due sono stati denunciati.
"Le nostre carceri sono un colabrodo - dice Fabio Pagani
segretario regionale della Uilpa Polizia Penitenziaria - perché
non sufficientemente vigilate per penuria di organici e
scarsamente dotate di sistemi tecnologici. Il nuovo capo del
Dap, Carlo Renoldi, eredita un apparato penitenziario allo
sbando, non tanto per le precedenti gestioni, ma per il
pressapochismo della politica e dei governi rispetto alle
tematiche carcerarie. Sovraffollamento detentivo, reclusi con
patologie mentali che non dovrebbero stare in carcere, carenza
di organici, carenza di operatori sanitari, strutture
insufficienti, assenza di tecnologia: sono temi non rinviabili
nell'agenda politica". (ANSA).
Nel carcere di Genova scoperta una distilleria di grappa
La denuncia del sindacato, scoperti anche due microcellulari
