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Leonardo: presidio a Spezia contro cessione ex Oto Melara

Leonardo

Leonardo: presidio a Spezia contro cessione ex Oto Melara

I lavoratori bloccano alcune vie di accesso allo stabilimento

LA SPEZIA, 10 novembre 2021, 09:38

Redazione ANSA

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Sciopero Oto Melara, il sindaco Peracchini incontra i lavoratori - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sciopero Oto Melara, il sindaco Peracchini incontra i lavoratori - RIPRODUZIONE RISERVATA
Sciopero Oto Melara, il sindaco Peracchini incontra i lavoratori - RIPRODUZIONE RISERVATA

Presidio dei lavoratori dello stabilimento Leonardo, ex Oto Melara, della Spezia. Circa 300 lavoratori hanno organizzato un picchetto di fronte all'entrata della fabbrica del settore difesa, creando un blocco stradale lungo via Valdilocchi per impedire l'ingresso al complesso industriale. Chiuso anche viale San Bartolomeo. Sul posto, per regolare il traffico ci sono tre pattuglie della polizia locale.
    A decidere per lo stato di agitazione le voci, che si rincorrono da diverse settimane, di una possibile cessione dell'ex Oto Melara a Fincantieri, per quando riguarda il settore delle produzioni navali, e ad un complesso francotedesco per la parte terrestre.
    "La divisione Sistemi Difesa deve rimanere di Leonardo, non accetteremo uno spacchettamento che metta a rischio i livelli occupazionali", ha detto Mattia Tivegna (Fiom Cgil). "Non accetteremo mai la vendita a francesi o tedeschi di quella che per noi è ancora Oto Melara", ha aggiunto Graziano Leonardo (Uilm). "Questa fabbrica è la storia della città e rappresenta un contenitore di know how per tutta l'Italia", ha sottolineato Gianluca Tavilla (Fim Cisl). 

"I tempi sono stretti, chiediamo una risposta alla politica altrimenti dovremo portare la protesta a livello provinciale". Si è chiuso così lo sciopero dei lavoratori dello stabilimento Leonardo della Spezia, con i segretari provinciali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm a colloquio con il sindaco Pierluigi Peracchini. "Il Comune deve essere cerniera fra il territorio e Roma dove si deciderà il futuro dei lavoratori della ex Oto Melara, una delle più grandi risorse occupazionali e di sviluppo del nostro territorio - dice il primo cittadino -. Per questo, interesserò tutti i rappresentanti del territorio al governo e i parlamentari, ciascuno per propria competenza, per difendere il settore dell'industria della difesa italiana, eccellenza riconosciuta in tutto il mondo". I lavoratori, dopo un presidio ai cancelli della fabbrica, hanno formato un corteo che ha raggiunto viale San Bartolomeo interrompendo il traffico sulla strada litoranea alle spalle del porto commerciale. Si sono registrati disagi per gli automobilisti, il traffico smaltito sulle vie limitrofe dagli agenti della Polizia Locale. Il corteo si è sciolto alle 9.30 ed i lavoratori sono successivamente rientrati nello stabilimento pur confermando lo stato di agitazione.
   

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