Anche il crimine
ha le sue specializzazioni. E quella di due palermitani di 30 e
38 anni era quella di rubare catalizzatori delle marmitte per
estrarne metalli preziosi e rivenderli; un giro d'affari da 50
mila euro. Ma i carabinieri di Santa Margherita Ligure li hanno
scoperti e fermati, con l'ausilio della Guardia di Finanza,
mentre si stavano imbarcando a Genova a bordo di un'auto con a
seguito 103 catalizzatori. I due sono stati denunciati.
L'indagine è partita il 15 luglio scorso quando presso la
stazione dei carabinieri di Santa Margherita Ligure numerosi
proprietari di autocarri Piaggio Porter hanno denunciato il
furto di parte della marmitta. I militari hanno accertato in
seguito che i due avevano operato in vari comuni della Liguria.
I dispositivi asportati erano destinati ad un processo di
lavorazione secondaria, basato su procedimenti chimico-fisico,
grazie al quale era possibile estrarre dai componenti interni le
minuscole quantità di metalli preziosi (fino a 3 g) : rodio
(valutato 700 euro a grammo), palladio (70 euro al grammo) e
platino (35 euro al grammo)
Riproduzione riservata © Copyright ANSA