"Costituire un osservatorio
permanente regionale sulle crisi industriali e riattivare i
tavoli di crisi già esistenti e fermi da mesi al ministero, che
sulla Liguria riguardano una platea di 3500 lavoratori e settori
strategici anche a livello nazionale". È la proposta contenuta
nell'ordine del giorno del Gruppo consiliare regionale ligure
del Partito Democratico-Articolo Uno, che ha come primi
firmatari Roberto Arboscello, vice presidente della III
Commissione Lavoro in Regione, e il capogruppo Luca Garibaldi.
Il documento, depositato ieri, chiede l'impegno della Giunta
a "sollecitare l'apertura, come chiesto dai sindacati, di nuove
sedi di confronto per la risoluzione dei tavoli ministeriali".
"La Liguria - spiegano Garibaldi e Arboscello - ha 7 tavoli di
crisi aperti al Mise per un totale di circa 3.500 lavoratori
liguri a rischio tra Ex Ilva, Piaggio Aerospace, Bombardier,
Funivie Spa, Leonardo, Italiana Coke, Sanac. Inoltre, si tratta
di settori come quello siderurgico ma anche quello della
tecnologia, strategici non solo a livello locale ma nazionale.
Un contesto di crisi su cui si inserirà poi tutta la partita del
Recovery Plan sul quale auspichiamo una governance condivisa e
investimenti per sostenere l'occupazione sul territorio".
Un'attenzione particolare riguarda poi l'area di crisi
complessa del savonese, "un'area industriale - aggiunge
Arboscello - strategica per la Regione e tutto il Nord Ovest che
ha pesantemente subito le conseguenze della crisi degli ultimi
anni. È necessario prevedere specifici interventi di sostegno
alle imprese, attivare investimenti e avviare velocemente
percorsi formativi e di ricollocazione dei lavoratori. La
vocazione industriale di quest'area e l'efficientamento delle
sue infrastrutture devono essere una priorità".
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