"Scuola in presenza, scuola di
eccellenza", ma anche "Io speriamo che me la cavo", "Io non
voglio la dad" oppure "La scuola non si chiude con alcun colore"
e "Che sia arancione, giallo o rosso, la scuola deve essere al
primo posto". Sono alcuni delle decine di slogan sui cartelli
mostrati stamani in piazza Colombo, a Sanremo, nel corso di una
manifestazione che ha visto circa duecento insegnanti, genitori
e studenti, rivendicare la riapertura delle scuole contro la
didattica a distanza. "Abbiamo accettato la chiusura della
scorsa settimana voluta dal nostro governatore - spiega Micol
Toselli, una rappresentante del comitato spontaneo dei genitori
- ma adesso ci sembra assurdo che i nostri figli non possano più
rientrare a scuola". I genitori chiedono un rientro in
sicurezza: "Quindi con screening sulla popolazione scolastica,
vaccinazione degli insegnanti, ma che rientrino, visti tutti i
disagi sociali ed economici che questa chiusura comporta. Si sta
rovinando un'intera generazione. Sono aumentati i casi di
suicidio tra gli adolescenti, episodi di autolesionismo e la
casistica sta iniziando a essere studiata soltanto ora". I
genitori combattono anche per ottenere i congedi parentali, che
in molti casi sono congelati, con la conseguenza che tanti
genitori adesso sono a casa con i propri figli, usando le ferie
o addirittura hanno dovuto rinunciare a lavorare. "La didattica
a distanza è una condanna per noi mamme - dichiara Claudia
Placido - soprattutto per chi ha più figli e non si può
permettere cinque tipi di connessioni, cinque tablet e via
dicendo. Devono tornare a scuola".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA