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Presidio contro riforma Municipi

Presidio contro riforma Municipi

Secondo opposizioni limita le competenze dei 'parlamentini'

GENOVA, 25 febbraio 2021, 15:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 Un centinaio di persone questo pomeriggio si sono date appuntamento sotto palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, per protestare contro la riforma dei municipi voluta dalla giunta di centrodestra e al voto durante la seduta di oggi del consiglio comunale. Il presidio pacifico, al quale erano presenti anche alcune associazioni e la Cgil, è stato organizzato dai partiti di opposizione. Erano presenti i consiglieri comunali di minoranza e quattro su sei dei presidenti di municipio retti dal centrosinistra. "Oggi il Comune voterà a maggioranza assoluta e non con i due terzi come sempre accaduto una modifica che annienta il ruolo dei municipi - dice il presidente del municipio Bassa Val Bisagno Massimo Ferrante, uno dei più accesi sostenitori della protesta - sarebbe stato opportuno trovare un compromesso tra maggioranza e opposizione invece la giunta Bucci non ha fatto nulla per trovare un accordo".
    La modifica allo statuto comunale, a detta della minoranza annulla i budget fissi e limita le competenze dei 'parlamentini' facendo un dietrofront rispetto al processo di decentramento avviato alla fine degli anni Novanta a Genova. "Quello che non abbiamo capito, oltre al fatto di avere avuto una riduzione dei fondi, è la rapidità con cui la giunta ha voluto arrivare a questo risultato - afferma Michele Colnaghi, presidente del Centro Ovest - inoltre mi chiedo con quale coerenza i consiglieri di centrodestra che hanno avuto un trascorso nei municipi abbiano avuto il coraggio di votare la proposta della giunta". Presenti al presidio anche Claudio Chiarotti, presidente del municipio Ponente e Mario Bianchi, del Medio Ponente.
    Ad eccezione dei municipi Medio Levante, Levante e Centro Est, governati dal centrodestra, gli altri hanno dato parere negativo alla riforma anche se la loro posizione è solo consultiva e non vincolante. "Un atto esecrabile" hanno definito l'approvazione della modifica dello statuto i gruppi consiliari di Pd, M5s, Italia Viva, Lista Crivello, Chiamami Genova e Psi Gruppo Misto, in una nota congiunta. 
   

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