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Violenza donne: in Liguria Fi propone 'sostegno di libertà'

Violenza donne

Violenza donne: in Liguria Fi propone 'sostegno di libertà'

Presentata Legge regionale per liberare da dipendenza economica

GENOVA, 25 novembre 2020, 16:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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E' stata presentata stamane, nel corso di una conferenza stampa on line promossa da Azzurro Donna Liguria e dal coordinamento regionale di Forza Italia, la proposta di legge regionale a firma del capogruppo di Forza Italia - Liguria Popolare, Claudio Muzio, finalizzata all'istituzione del "sostegno di libertà" per le donne vittima di violenza. Tra gli altri, hanno preso parte all'iniziativa, oltre a Muzio, la coordinatrice regionale di Azzurro Donna, Alice Dotta, e l'onorevole Roberto Cassinelli.
    "L'obiettivo - ha dichiarato Muzio illustrando la proposta di legge - è fare sì che ogni donna in condizione di povertà materiale e vittima di violenza domestica superi lo stato di dipendenza economica, di soprusi e ricatto e sia posta in condizione di accedere ai beni essenziali e partecipare dignitosamente alla vita sociale". Lo strumento scelto a tal fine è quello del "sostegno di libertà", che può assumere diverse forme: l'erogazione di un sussidio economico, l'accesso alla formazione e alle politiche attive del lavoro, gli incentivi per l'apertura di un'attività in proprio, l'aiuto economico per favorire la mobilità geografica per far fronte alla violenza ed al pericolo, la garanzia della continuità scolastica per i figli minori e maggiorenni che debbano completare il ciclo di istruzione.
    "Le beneficiarie del sostegno - ha spiegato Muzio - seguiranno dunque un percorso personalizzato, ritagliato sulla base delle specifiche condizioni di ciascuna, al fine di favorirne l'indipendenza economica, l'autonomia e l'emancipazione. E' un lavoro che vedrà coinvolti in prima linea i Comuni e i servizi sociali, che sono le prime sentinelle sul territorio rispetto alle situazioni di disagio. Vi sarà anche la fondamentale collaborazione dei centri antiviolenza e delle associazioni, in modo da realizzare una vera rete sociale a supporto delle vittime".
   

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