Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Corte Conti: ex consiglieri regionali Verdi condannati

Corte Conti

Corte Conti: ex consiglieri regionali Verdi condannati

Devono risarcire spese per oltre 28 mila euro

GENOVA, 19 novembre 2020, 17:40

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

   I giudici della Corte dei Conti della Liguria, nell'ambito dell'inchiesta delle cosiddette spese pazze, hanno condannato a un risarcimento per danno erariale di oltre 28 mila euro Cristina Morelli e Carlo Vasconi, ex consiglieri regionali dei Verdi.I fatti contestati risalgono ai primi sei mesi del 2010. I due ex consiglieri regionali dovranno risarcire le spese non ritenute attinenti all'attività istituzionale del gruppo politico di cui facevano parte. I giudici, accogliendo la richiesta risarcitoria della procura, ritengono le spese di trasferta non inerenti, in quanto prive di documenti autorizzativi. Per l'accusa, le spese rendicontate non sono giustificate e non vengono riportati i nominativi di chi le ha sostenute. La procura contestava ai due ex consiglieri spese di ristorazione per oltre 16 mila euro. Il collegio sottolinea come ''l'attività istituzionale non può esplicarsi tramite ripetute offerte di pranzi e cene, ma dovrebbe svolgersi nelle opportuni sedi istituzionali''. E sottolineano ancora, come ''le spese portate a rendiconto consistono in una pletora eterogenea di scontrini di bar e ristoranti". Tra le spese contestate, quelle per l'acquisto in autostrada di tavolette di cioccolata, di pranzi ai fast food, di scontrini di pochi centesimi per il caffé o per la spremuta al bar interno del consiglio regionale. Vengono definiti 'emblematici' gli scontrini per spese sostenute di notte. Per i giudici i due ex consiglieri ''hanno conseguito un personale arricchimento a carico dell'amministrazione''.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza