"Le Regioni hanno proposto al
Governo di non chiudere le palestre, di coinvolgere i medici di
famiglia nei tamponi rapidi, come già succede in Liguria, e di
svolgere i test salivari in farmacia. Proposte di buonsenso che
speriamo vengano accolte", dice il presidente della Liguria e
vicepresidente della Conferenza delle Regioni Giovanni Toti. Le
Regioni hanno confermato anche la richiesta di chiusura dei
locali alle 24. "Una stretta alla movida, ma localizzata" è la
proposta delle Regioni e al vaglio del governo. L'orario
anticipato di chiusura dei locali alle 22 o alle 23 potrebbe
quindi essere applicato sono in alcuni quartieri di quelle città
o Comuni dove il contagio è più elevato o in altre zone dove è
maggiore il rischio di assembramento.
"Siamo allineati sul metodo: interventi proporzionati e
condivisi in tutto il Paese. Misure più stringenti in accordo
tra Governo e Regioni nelle zone più colpite quando servono,
come abbiamo fatto a Genova e alla Spezia", dice Toti. Per
locali e pub le Regioni hanno chiesto di "valutare una misura
che consenta dalle ore 18 il solo consumo al tavolo".
"Unica nota stonata del confronto - dice Toti - il Ministro
Azzolina sulla scuola: per la didattica a distanza servono
regole chiare e da subito. Basta tavoli inconcludenti". La
ministra ha detto: ""La scuola in presenza è fondamentale per
tutti, dai più piccoli all'ultimo anno del secondo grado".
E' stato anche chiesto al Governo di "concedere ai farmacisti la
possibilità di poter effettuare tamponi e screening e test
salivare", ma anche di sospendere fiere e sagre locali ad
"esclusione delle manifestazioni fieristiche di livello
nazionale e internazionale".
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