Nell'ambito delle cosiddette 'spese
pazze', i giudici della Corte dei Conti della Liguria hanno
condannato a un risarcimento complessivo di oltre 47 mila euro
gli ex consiglieri regionali: Vincenzo Nesci e Giacomo Conti
(Rifondazione comunista-Sinistra Europa); Carmen Patrizia
Muratore (Italia dei Valori); Vincenzo Plinio e Alessio Saso
(Alleanza Nazionale) e Tirreno Bianchi (Partito comunista
italiano-Sinistra Arcobaleno). I fatti contestati risalgono ai
primi cinque mesi del 2010. I sei ex consiglieri regionali
dovranno risarcire le spese non ritenute attinenti all'attività
istituzionale dei vari gruppi politici di cui facevano parte. La
procura contesta soprattutto spese di ristorazione, di viaggi e
spostamenti giudicate non inerente all'attività istituzionale o
non adeguatamente documentate. Gli ex consiglieri Giacomo Conti
e Vincenzo Nesci dovranno risarcire, a vario titolo, oltre 5.800
euro. A loro il pm contabile ha contestato principalmente spese
di trasporto e per servizi informatici come la realizzazione di
un sito internet. L'ex rappresentante regionale di Italia dei
Valori, Carmen Muratore, è stata condannata a risarcire poco più
di 22 mila euro tra cui 9 mila di spese per consulenze ritenute
personali. Le spese considerate illegittime contestate ad
Alessio Saso e Vincenzo Plinio ammontano a 8.500 euro. E' di
quasi 11 mila euro, invece, il risarcimento richiesto a Tirreno
Bianchi.
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