Il tribunale del Riesame ha disposto
il sequestro dell'arenile dei bagni Liggia, a Genova. I giudici
hanno anche trasmesso gli atti al pm perché indaghi su Comune,
Capitaneria e demanio per l'inerzia dimostrata sul caso.
L'odissea dei bagni Liggia inizia a maggio 2018. La Capitaneria
interviene perché il titolare abbatte il muretto di un bagno
vicino. Il Comune ha dato il via libera ma la procura indaga il
titolare perché l'area su cui insistono i bagni Liggia sarebbe
occupata abusivamente in violazione della Bolkestein. Viene
chiesto il sequestro al gip, che respinge. Il pm fa appello al
Riesame che a sua volta dice no. A questo punto l'accusa si
rivolge alla Cassazione che accoglie la richiesta e rinvia al
Riesame. Secondo gli Ermellini "la concessione era stata
rilasciata nel 1998 e risultava scaduta il 31 dicembre 2009,
senza che vi fossero state tacite proroghe". Così il Riesame
concede il sequestro e sottolinea che "le autorità hanno
tollerato per un decennio l'illecito per favorirlo o per
inerzia".
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