Mafia: Mattiello (Pd), inquietanti le parole Gratteri
"Su gestione collaboratori. Chiarisca e Bubbico replichi"
04 giugno, 14:30 (ANSA) - ROMA, 4 GIU - "Sono inquietanti" le parole di Nicola
Gratteri, presidente della Commissione per l'elaborazione di
proposte normative in tema di lotta alle mafie, sulla gestione
dei collaboratori di giustizia: "impongono una riflessione". A
sostenerlo è il deputato Pd Davide Mattiello, componente della
Commissione Antimafia dove coordina il gruppo di lavoro sui
testimoni e i collaboratori di giustizia. Su Italia Oggi compare
una lunga intervista a Gratteri che illustra la proposta di
riforma della Giustizia, elaborata dalla Commissione da lui
presieduta e voluta dal premier Renzi.
"Mi colpisce - dice Mattiello - il passaggio dedicato alla gestione dei collaboratori di giustizia, che secondo la relazione Gratteri dovrebbe passare alla Polizia Penitenziaria, e questo per evitare il rischio di una gestione quanto meno farraginosa, permeabile a comportamenti opachi, basati su relazioni privilegiate tra appartenenti alle forze di polizia che compongono attualmente il Servizio Centrale di Protezione, deputato alla gestione di collaboratori e testimoni di giustizia, a sua volta dipendente dalla Commissione Centrale presieduta dal Vice Ministro Bubbico". Insomma, osserva il parlamentare del Pd, "fino a prova contraria, una posizione intrisa di diffidenza verso l'attuale funzionamento del Servizio Centrale. Mi aspetto un chiarimento da parte di Gratteri su questo punto - conclude Mattiello - e anche una replica del Vice Ministro Bubbico. Personalmente non ho motivo di dubitare del rigore professionale di chi gestisce e compone il Servizio Centrale di Protezione. Mentre senz'altro auspico che il Servizio, di concerto con la Commissione, possa trattare col massimo della tempestività e umanità diverse situazioni che riguardano testimoni di giustizia siciliani, calabresi e pugliesi, che legittimamente attendono risposte". (ANSA).
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"Mi colpisce - dice Mattiello - il passaggio dedicato alla gestione dei collaboratori di giustizia, che secondo la relazione Gratteri dovrebbe passare alla Polizia Penitenziaria, e questo per evitare il rischio di una gestione quanto meno farraginosa, permeabile a comportamenti opachi, basati su relazioni privilegiate tra appartenenti alle forze di polizia che compongono attualmente il Servizio Centrale di Protezione, deputato alla gestione di collaboratori e testimoni di giustizia, a sua volta dipendente dalla Commissione Centrale presieduta dal Vice Ministro Bubbico". Insomma, osserva il parlamentare del Pd, "fino a prova contraria, una posizione intrisa di diffidenza verso l'attuale funzionamento del Servizio Centrale. Mi aspetto un chiarimento da parte di Gratteri su questo punto - conclude Mattiello - e anche una replica del Vice Ministro Bubbico. Personalmente non ho motivo di dubitare del rigore professionale di chi gestisce e compone il Servizio Centrale di Protezione. Mentre senz'altro auspico che il Servizio, di concerto con la Commissione, possa trattare col massimo della tempestività e umanità diverse situazioni che riguardano testimoni di giustizia siciliani, calabresi e pugliesi, che legittimamente attendono risposte". (ANSA).