Legalità: 'Fimmina', uno spettacolo racconta donna siciliana
In scena Sarah Scola, poliziotta per scelta dopo stragi '92
05 maggio, 19:02 (ANSA) - PALERMO, 5 MAG - Uno spettacolo che fa sorridere ma
anche riflettere. Uno spaccato ironico sulla donna siciliano che
si conclude con un riferimento autobiografico serio che ci
riporta al clima cupo delle stragi mafiose del '92 e alla
ribellione dei giovani siciliani contro Cosa Nostra. "Fimmina",
diretto da Alessia Tona e accompagnato dalla musica di Stefano
Candidda, è uno sguardo attento e divertito sulla condizione
femminile nell'isola, nel quale la protagonista, interpretata da
Sarah Scola - attrice siciliana che è anche vice questore della
Polizia di Stato - è capace tanto di sorridere dei ricordi della
sua infanzia, ironizzando sugli stereotipi, quanto di
arrabbiarsi e reagire con determinazione di fronte alle
violenze, ai pregiudizi e agli episodi più tristi della Sicilia.
Lo spettacolo, andato in scena al Teatro Antigone di Roma e al Teatro L'Idea di Sambuca di Sicilia (Agrigento), racconta la "fimmina" nelle sue diverse sfumature: la vede sorridere immersa nei ricordi della sua infanzia, ironizzare sugli stereotipi, affrontare con una risata le profonde contraddizioni della sua terra, ma anche arrabbiarsi e reagire con determinazione di fronte alle violenze, i pregiudizi e gli episodi più tristi della Sicilia. Si passa dall'esilarante al drammatico, dal sacro al profano, dai ricordi alla realtà, con il coraggio della femminilità siciliana. Un insieme di racconti ed emozioni, musica e parole, fanno assaporare al pubblico le atmosfere di una terra baciata dal sole dove si ride, si racconta la ribellione delle donne e ci si commuove. Come per la storia di Sarah, diventata poliziotta per scelta dopo le stragi mafiose del '92. (ANSA).
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Lo spettacolo, andato in scena al Teatro Antigone di Roma e al Teatro L'Idea di Sambuca di Sicilia (Agrigento), racconta la "fimmina" nelle sue diverse sfumature: la vede sorridere immersa nei ricordi della sua infanzia, ironizzare sugli stereotipi, affrontare con una risata le profonde contraddizioni della sua terra, ma anche arrabbiarsi e reagire con determinazione di fronte alle violenze, i pregiudizi e gli episodi più tristi della Sicilia. Si passa dall'esilarante al drammatico, dal sacro al profano, dai ricordi alla realtà, con il coraggio della femminilità siciliana. Un insieme di racconti ed emozioni, musica e parole, fanno assaporare al pubblico le atmosfere di una terra baciata dal sole dove si ride, si racconta la ribellione delle donne e ci si commuove. Come per la storia di Sarah, diventata poliziotta per scelta dopo le stragi mafiose del '92. (ANSA).