Nessuno stop alla graduatoria di
ammissione alla prova scritta del concorso pubblico per esami e
titoli, a 587 posti di dirigente scolastico, divisi a livello
regionale. L'ha deciso il Tar del Lazio con una serie di
identiche ordinanze emesse con riferimento a decine di ricorsi
proposti da centinaia di candidati che contestano le prove
preselettive del concorso ordinario per dirigenti scolastici
2024.
I giudici hanno ritenuto allo stato "che non sussistono i
presupposti per la concessione dell'invocata misura cautelare".
E tutto ciò, considerando che "la fissazione in termini
numerici dei soggetti che saranno ammessi alla prova scritta, in
luogo della determinazione di un voto minimo di sufficienza per
il superamento della prova preselettiva, non appare violativa
del criterio meritocratico".
Quanto alla formulazione dei quesiti secondo il Tar "non si
ravvisa la sussistenza in atti di un principio di prova in
ordine alla erroneità dei quesiti complessivamente considerati,
né una possibile manifesta irragionevolezza, illogicità e
incongruità".
A conclusione, secondo i giudici amministrativi "non risulta
dedotto in maniera specifica un pregiudizio grave o
irreparabile".
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