(di Luciano Fioramonti)
Diventare prima ballerina dell' Opera
di Roma con il Lago dei Cigni, la coreografia che ha amato fin
da bambina. Marianna Suriano ha centrato l'obiettivo ricevendo
la nomina tra gli applausi pochi giorni fa dopo aver danzato il
celebre balletto. ''Non poteva andarmi meglio - dice all'ANSA -
. Sono contenta e ancora incredula, è una grandissima conquista
arrivata con il mio titolo preferito. Non la vivo come un
traguardo ma come l' inizio di un altro percorso nuovo e
importante, con maggiori responsabilità e con la grande gioia di
aver coronato tanti anni di sacrifici''. Nella sua nuova veste
sarà subito impegnata il 9 e 10 luglio al Caracalla Festival con
il corpo di Ballo diretto da Eleonora Abbagnato nel dittico
contemporaneo composto da La nuit dansée di Giorgio Mancini e
Nuit romaine di Angelin Preljocaj, con i costumi creati da Maria
Grazia Chiuri della Maison Dior. Poi volerà a Barcellona per
proporre anche al Teatro del Liceu il Lago dei Cigni, nel
doppio ruolo del cigno bianco e del cigno nero, al fianco di
Michele Satriano, anche lui primo ballerino. Nella città
spagnola condividerà il cartellone con due coppie di stelle, le
étoiles dellì Opera di Roma Rebecca Bianchi e Alessio Rezza e l'
altra degli ospiti internazionali, Fumi Kaneko e Vadim
Muntagirov, reduci dal successo recente ottenuto proprio al
Costanzi. ''Non mi era mai capitato di portare un ruolo
principale all' estero. Sono felice di avere una opportunità che
mi dà tanta carica. E' una responsabilità ancora maggiore perchè
all' estero ci sono ballerini di altissimo livello''.
Marianna Suriano, 31 anni, ha cominciato a studiare danza
privatamente a quattro anni e a undici si è perfezionata alla
Scuola della Scala. Subito dopo il diploma nel 2012 è entrata
nel Corpo di Ballo del Teatro scaligero e nel novembre 2012 in
quello del Teatro dell'Opera di Roma, dove si è esibita in
diversi ruoli da solista e prima ballerina. I suoi modelli? ''Mi
piace tantissimo la scuola russa. Sono sempre stata affascinata
da Svetlana Zakharova. Per Il Lago dei Cigni da quando ero
bambina mi sono ispirata a lei e al suo modo di muovere le
braccia. E' sempre stata il mio idolo. Lei e Polina Semionova
sono le mie preferite''. A chi sente di dire grazie? ''Ai miei
genitori, nei miei otto anni alla Scala hanno fatto molti
sacrifici per me. Poi agli insegnanti della scuola di ballo
scaligera, sono stati fondamentali, mi hanno fatto lavorare
tanto senza mai regalarmi nulla nonostante abbia sempre sentito
la loro stima. E ovviamente a Eleonora Abbagnato e tutto lo
staff e alla direzione della scuola di ballo dell' Opera di
Roma. Poteva anche non succedere se non fosse stato per loro, di
questo sarò grata per sempre. E infine dico grazie un po' anche
a me stessa perchè mi è capitato di avere momenti no ma ho
sempre avvuto la voglia di continuare e non arrendermi mai''.
Danzare il Lago dei Cigni era uno dei sogni di Marianna Suriano.
Ne resta un altro da realizzare, Tatiana, protagonista di Onegin
coreografato da John Cranko. ''Anche questo è il mio balletto
del cuore, sento che la storia di Tatiana mi rappresenta anche
nella vita. Mi piacerebbe rappresentarla in scena'', conclude.
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