Fa polemica prima ancora
dell'inaugurazione, che sarà l'11 luglio alle 19, il gigantesco
murale di 100 mq che la Banksy italiana, Laika, ha realizzato
sulla scrittrice Michela Murgia. E' il progetto "Ricordatemi
come vi pare" curato da Pietro Turano per Arcigay Roma: l'opera,
autorizzata dal Municipio V di Roma e apparsa proprio sulla
facciata del Municipio, è in corso di realizzazione
dall'associazione grazie al sostegno di Einaudi, Mondadori e
Rizzoli (case editrici dell'autrice), e verrà inaugurata giovedì
11 luglio alle 19.00 di fronte alla sede del Municipio V in Via
di Torre Annunziata 1 a Roma. Intanto circola "un'immagine fake"
del murale, come sottolinea l'associazione e l'artista. Al
momento l'unica autorizzata è la foto work in progress a
corredo.
"Sapere che Michela Murgia faccia ancora tanto rumore mi riempie
di gioia - ha dichiarato Laika -; Questo muro vuole essere un
raggio di luce in questo momento storico buio, in cui si cerca
di cancellare i progressi fatti in termini di diritti, di
ostacolare ogni possibile passo avanti". Nei giorni scorsi ci
sono state polemiche da Pro Vita per questa opera e sui social
se ne discute da giorni: "Non mi faccio dare lezioni da una
compagine politica che critica un murales e nel frattempo lavora
per intitolare un aeroporto ad uno dei personaggi più
controversi della storia del nostro paese.
A Pro Vita e famiglia - dice l'artista romana - chiedo di
sorridere ogni tanto: siamo in democrazia (per ora) e nessuno vi
impedirà di non abortire, di sposarvi e fare famiglia secondo il
vostro credo. La stessa libertà deve valere per tuttə". E
conclude: "Questa grande opera la dedico a Michela, che ci manca
ma che è sempre con noi, e alla sua famiglia. Ma anche a Pietro
Turano e il mio team che è la mia famiglia, 'quella che mi sono
scelta'".
Il progetto nasce dall'incontro fra Pietro Turano
(vicepresidente Arcigay Roma) e l'artista Laika1954 e dal
desiderio comune di omaggiare l'autrice e intellettuale Michela
Murgia, scomparsa la scorsa estate, con un'opera pubblica nella
sua città.
"Tutta la città di Roma e la comunità queer di tutto il paese
sono particolarmente legate a Michela Murgia, che oltre ad aver
supportato le attività della nostra associazione ha portato
avanti una fondamentale elaborazione sul queer, la genitorialità
e le famiglie, la violenza di genere patriarcale e
omotransfobica" - dichiara Pietro Turano. "È stata in vita, ed è
ancora per tutte e tutti, un riferimento insostituibile.
Quest'opera non è un santino, ma un regalo alla comunità e alla
città, per celebrare insieme una donna che ci ha donato
strumenti e nuove lenti per leggere la nostra realtà e
orientarci. La risposta agli attacchi strumentali della destra è
partecipare all'inaugurazione", conclude Turano.
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