Una nuova opera della street artist
Laika dal titolo Fight for (y)our rights è apparsa nella notte
tra l'8 e il 9 giugno a Roma: il poster è stato affisso in via
Labicana, a pochi passi dalla gay street ed è un omaggio al mese
del Pride. L'opera riprende una celebre immagine del poster del
film di Clint Eastwood "Flags of our fathers" e Laika la
trasforma in chiave queer.
"Ogni anno questo è un mese speciale: è la celebrazione di
tutte le lotte fatte fino adesso contro discriminazione e
violenza nei confronti della comunità Lgbtqia+ e di tutte quelle
che verranno.
È una gioia vedere come ogni anno siamo sempre di più a scendere
in piazza, è però molto triste vedere una parte del paese e
soprattutto del governo che fa di tutto per cancellare anni di
battaglie" ha dichiarato l'artista che, in polemica con il
governo, la Regione Lazio che ha revocato il patrocinio al Roma
Pride, ma anche la Regione Lombardia, ha continuato: "Mi rivolgo
a questo governo di destra, ma anche a parte dell'opposizione,
gli stessi che hanno contribuito ad affossare il ddl Zan per
esempio, e alla Regione Lazio: smettete di evitare
l'inevitabile, di cancellare i diritti in nome di una realtà che
non esiste, che è solo nelle vostre teste. Così siete voi ad
essere contro natura!".
E per finire un appello, un vero e proprio monito a non
smettere di lottare per i diritti di tutti: "Lottate per i
diritti civili, per cancellare le discriminazioni, per eliminare
la violenza e l'omotransfobia. Ricordatevi che i nostri diritti
sono i vostri e viceversa. Combattiamo anche per l'Uganda, dove
è stata istituita la pena di morte per il reato di
omosessualità" ha concluso Laika.
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