(ANSA) - ROMA, 11 LUG - "Voglio pensare al futuro, il passato
è doloroso, e voglio tornare in Ucraina". Vadym, dopo operazioni
e cure al Sant'Eugenio dove era arrivato gravemente ustionato
per avere tentato di salvare la madre dai bombardamenti, oggi è
stato dimesso e resterà ancora a Roma per recuperare al 100%.
"Ma voglio tornare in Ucraina e fare un corso di cucina -dice
Vadym accanto all'assessore alla sanità del Lazio Alessio
D'Amato- ora però resterò un po' a Roma per vedere qualcosa di
più dell'ospedale". Vadym arrivò al S. Eugenio il 13 maggio
trasportato con un volo della Guardia di Finanza, scampato ad un
incendio dell'autobus su cui viaggiava insieme alla madre poi
morta. Arrivò col 50% del corpo ustionato e fu sottoposto a due
interventi chirurgici il 20 maggio e il 3 giugno con innesti
dermo-epidermici omologhi e autologhi. Nei giorni seguenti ha
iniziò la riabilitazione. Oggi Vadym viene dimesso in ottime
condizioni e può riprendere una vita normale.
In tutto questo periodo la Asl Roma 2 insieme con la Protezione
Civile si è fatta carico di ospitare la zia e il cugino di Vadym
mettendo a disposizione per l'intero periodo un interprete
mediatore culturale al fine di garantire il massimo
dell'assistenza. Vadym verrà ospitato in hotel insieme con i
suoi familiari per almeno due - tre settimane prima di rientrare
in Ucraina come da loro auspicato. Il Centro Grandi Ustioni del
S. Eugenio in questi primi sei mesi del 2022 ha ricoverato e
curato 84 pazienti con un indice di mortalità bassissimo pari al
10,7 %. Domani arriveranno al S. Eugenio altri due profughi
ucraini che saranno ricoverati presso il reparto di Chirurgia
della mano per essere sottoposti a interventi ricostruttivi dei
tendini delle mani. (ANSA).
'Voglio tornare in Ucraina', Vadym esce dall'ospedale
Tentò di salvare la madre dai bombardamenti,era ustionato al 50%
