A Parigi un festival porta sulla
Senna la Dolce Vita di Marcello Mastroianni e Anita Ekberg e
negli stessi giorni a Roma prende il via sul Tevere un evento
legato alla Nouvelle Vague. Nato nel 1956 si rinnova a colpi di
cinema e di cultura, con la fontana di Trevi e la Tour Eiffel
sullo sfondo, il gemellaggio tra le due storiche capitali.
L'idea scrive oggi Le Journal du Dimanche parte da Palatine,
un'associazione di donne romano-parigine, alle quali si deve il
progetto fortemente sostenuto poi dal Comune di Parigi e da Roma
Capitale, ma anche dalle ambasciate dei due paesi.
"Roma e Parigi sono come quelle coppie di anziani che si amano
da sempre e si conoscono così bene da dimenticare di dirsi 'ti
amo'", spiega la presidente di Palatine Francesca Pierantozzi.
Presentato da Anne Hidalgo come un "ponte artistico tra la Senna
e il Tevere", il festival parigino Dolcevita-sur-Seine, in
programma dal 9 al 13 luglio ai piedi del Pont de Sully, di
fronte all'Ile Saint Louis, è gemellato con la Nouvelle Vague
che si terrà sull'Isola Tiberina. E se nell'evento parigino ci
sarà spazio tra le altre cose per l'omaggio a Monica Vitti, il
ricordo di Pasolini, una retrospettiva per Carlo Verdone, il
docu su Totti, oltre alla Dolce Vita di Fellini proiettata su
uno schermo gigante, anche la kermesse romana prevede tra le
voci del suo programma una mostra dedicata a Raymond Cauchetier,
fotografo dei film di Truffaut, Godard e Demy.
Intervistato dal Journal du dimanche il sindaco di Roma
Gualtieri si rallegra: "I fili del legame privilegiato tra Roma
e Parigi si erano purtroppo distesi negli ultimi anni. Dopo
alcuni anni di stallo, daremo un nuovo impulso al nostro
gemellaggio". Le due città si "influenzano costantemente a
vicenda", sottolinea e Parigi "può portare a Roma la sua
esperienza sulla città del quarto d'ora, sulla mobilità urbana -
tram, piste ciclabili, Navigo pass - e sullo sviluppo del
fiume".
Per concretizzare il gemellaggio, annuncia il giornale, la
sindaca Anne Hidalgo chiederà al Consiglio di Parigi
d'intitolare a Monica Vitti il giardino del passaggio dell'Hôtel
de Sens, nel Marais. Mentre Gualtieri intitolerà a Simone
Signoret una strada vicino ai giardini di Villa Doria Pamphilj.
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